Ennesima tragedia sulle strade di Roma, con un pedone che è stato investito poco distante della stazione Anagnina. Si tratta del 150esimo caso di incidenti mortali nella Città Eterna, in un numero inquietante e che desta molta preoccupazione per la cittadinanza romana. Secondo i calcoli effettuati dal Comune, ogni due giorni avverrebbe un gravissimo incidente mortale per le strade capitoline.
Pedone investito a Roma: perde la vita un cittadino di 46 anni
A perdere la vita, questa volta, un clochard nella zona di Anagnina. Al momento del decesso, l’uomo di origine bulgara aveva 46 anni. La vittima stava attraversando la strada all’altezza del confine con Grottaferrata, quando in piena notte è stato preso da un’automobile che viaggiava ad alta velocità sulla strada. Secondo le ricostruzioni, a colpirlo sarebbe stata una Fiat 500 guidata da un uomo di 62 anni e residente nella Capitale.
Le gravissime condizioni della vittima
Il corpo della vittima, una volta colpito dall’automobile, sarebbe volato in aria e atterrato a decine di metri di distanza, all’interno di un canale di scolo presente ai bordi della strada su Via Anagnina. I sanitari del 118 sono occorsi subito sul posto, provando a rianimare inutilmente l’uomo bulgaro: per le gravi ferite riportate nell’impatto, ai medici non è rimasto altro che dichiarare il decesso del clochard.
L’accusa al conducente della Fiat 500
Sul posto si sono presentate anche le Forze dell’Ordine, con i Carabinieri della Compagnia di Frascati che hanno cercato da subito di ricostruire le esatte dinamiche dell’incidente avvenuto sull’Anagnina. Al momento sono state raccolte prove e testimonianze che inchioderebbero la Fiat 500 a oggettive responsabilità, con il conducente a cui è stata mossa l’accusa di omicidio stradale. Una condizione che, se confermata in tribunale, potrebbe far ricadere sull’anziano serie conseguenze penali per la sua guida spericolata e che non rispettava gli evidenti limiti di velocità imposti a Roma.