Tragico rinvenimento oggi pomeriggio alle 17 e 45 all’interno di Castel Sant’Angelo, dove è stato trovato il cadavere di un 40enne, un addetto alla vigilanza del Museo.
Il cadavere è stato trovato da un’altra dipendente del museo
Il rinvenimento è stato fatto da una collega del 40enne che si è trovata di fronte a uno spettacolo raccapricciante: l’addetto alla vigilanza penzolava da un’inferriata con una cintura avvolta intorno al collo, all’interno di una stanza situata al primo piano della struttura. Immediatamente è stata disposta la chiusura al pubblico del museo che a quell’ora era ancora pieno di visitatori ed è stato dato l’allarme alle forze dell’ordine.
L’intervento dei Carabinieri
Ad accorrere sono stati i Carabinieri della stazione di Roma Prati, della Compagnia di San Pietro e della settima sezione del Nucleo investigativo di Roma per verificare quanto era accaduto e avviare le indagini. Da un primo esame esterno sulla salma del 40enne gli investigatori hanno potuto rilevare che non presentava segni di altre lesioni.
Le indagini e le risultanze investigative
Al momento le risultanze investigative fanno propendere per il gesto volontario, ma le attività di indagine sono ancora in corso. Certo è che le indagini sono state indirizzate anche verso aspetti più personali dell’addetto alla vigilanza, per cercare di dare risposte a quanto avvenuto.