Tor Bella Monaca è un quartiere di Roma che vuoi per la presenza di piazze di spaccio, vuoi per le attività del clan Moccia che l’ha scelta tra le sue zone di egemonia, vuoi anche per la presenza del clan Cordaro Sparapano, viene sempre più indicata come una zona di degrado, violenza e anche di disagio sociale. Sicuramente non è gratificante per le numerose famiglie che hanno scelto il quartiere per viverci e farci crescere i propri figli e che sono ben lontani da ambienti malavitosi. Ma risolvere il problema di Tor Bella Monaca non è cosa facile, anche se il deputato di Fdl Fabio Rampelli un’idea risolutiva in merito sembra averla pensando di poter istituire una zona franca, una ZFU.
Il progetto di Rampelli e la proposta di legge
Questa idea è diventata una proposta di legge che insieme a Rampelli hanno formato anche altri 8 esponenti di Fratelli d’Italia. “Emergenza rifiuti, disagio sociale e criminalità sono solo alcune delle problematiche che hanno stretto questa parte del territorio capitolino in una morsa dalla quale sembra non riuscire più a liberarsi – ha detto il deputato a Repubblica -. A Tor Bella Monaca il core business è lo spaccio, il tasso di dispersione scolastica, che a Roma si attesta in media sul 9%, raggiunge il 15%, mancano le scuole, gli spazi ricreativi e le aree da dedicare a eventi culturali”.
L’idea della ZFU nasce per favorire l’integrazione sociale, lo sviluppo delle piccole imprese usufruendo anche di agevolazioni fiscali e previdenziali, perché le agevolazioni previste per le attività che aprono all’interno della Zona Franca urbana sono diverse. “L’istituzione di una Zona franca urbana nel quartiere di Tor Bella Monaca – ha concluso Rampelli – può rappresentare un’ottima base di partenza per la riqualificazione del territorio, che dovrà certamente essere inserita in una strategia più ampia”. Dopo aver presentato la proposta di legge, però, la parola passa al Parlamento.
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