Vincent Candela, ex centrocampista francese ed ex terzino giallorosso, è rimasto vittima di una truffa da 500mila euro. Un accordo per estinguere il debito con la banca per l’acquisto della villa nella quale vive, gli è costato mezzo milione di euro. Ora nei confronti del truffatore, Marco L., la Procura di Roma ha chiuso le indagini ritenendolo colpevole di truffa ai danni dell’ex calciatore.
Il debito di Candela e la proposta di risparmiare 200mila euro
Tutto è nato per un debito che Candela aveva con la banca, di 700mila euro, per il pagamento della sua casa. Gli è stato presentato da amici un mediatore che gli aveva prospettato l’estinzione del debito mediante il pagamento cache di 500mila euro, come riporta Il Messaggero. Un mezzo per estinguere il mutuo contratto con l’istituto di credito in un’unica soluzione, grazie al quale l’ex centrocampista avrebbe risparmiato anche ben 200mila euro.
Valutata la fondatezza della proposta, l’affidabilità del mediatore, la convenienza dell’accordo e avuto il consenso dei suoi familiari, Candela non ha esitato, ormai due anni fa, a mettere in mano a Marco L. la cifra richiesta, del tutto ignaro che potesse trattarsi di un imbroglio. Sono stati poi i fatti a confermare a Candela di essere rimasto vittima di un raggiro.
Scoperto il raggiro il calciatore ha denunciato il mediatore
Nonostante avesse dato i soldi il calciatore continuava ad avere il debito che la banca vantava puntualmente. Stanco di aspettare Candela ha incontrato Marco L. che a sostegno delle sue ragioni avrebbe addotto una serie di scuse che non hanno convinto il calciatore che ha capito di essere stato vittima di una truffa. Da qui parte la denuncia penale e intenta anche una causa civile per il recupero del mezzo milione di euro. Tutto questo innesca indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina che ora è pronta a chiedere il rinvio a giudizio per truffa del mediatore sul cui conto i 500mila euro non esistono più.
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