The Borderline, torna a parlare uno degli YouTuber coinvolti nel tragico schianto che a giugno scorso è costato la vita al piccolo Manuel.
The Borderline, a giugno è cambiato tutto. I professionisti delle challenge estreme sono stati bruscamente ridimensionati dopo l’inchiesta a seguito del tragico incidente che ha portato alla morte del piccolo Manuel. Una situazione spiacevole e drammatica culminata nel modo più plausibile: i ragazzi nella bufera – legale e mediatica – e il canale chiuso definitivamente. Una scelta obbligata per mettere fine a quella che, secondo molti, non era altro che una mattanza: mettere a rischio le vite altrui per qualche like sui social.
È scattata la protesta a non finire. Anche adesso mesi dopo il fatto le persone coinvolte fanno fatica a rialzarsi e andare avanti: è impossibile. Gli esecutori del gesto dicono che pensano solo al piccolo Manuel e non vogliono andare avanti. Sarebbe meglio dire non possono, perchè il canale è stato chiuso definitivamente da tutte le piattaforme. Archivio video incluso. Uno dei ragazzi coinvolti però torna a parlare, stavolta da un proprio social: “Ho capito che quando cadi sono veramente in pochi quelli disposti a darti una mano per rialzarti”.
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The Borderline, torna a parlare uno dei protagonisti: lo sfogo social
Il post è molto lungo e amaro, ma rispecchia una situazione particolarmente difficile. La comunità non ha ancora metabolizzato – probabilmente non lo farà mai – una vicenda simile e non perdona gli esecutori del gesto. Una scelta condivisa, come è successo altre volte con episodi di cronaca nera, dal resto della comunità capitolina e non solo.
La vicenda ha scosso tutta Italia, senza distinzione. Ora gli ex The Borderline devono fare i conti con la realtà: di processo non c’è soltanto quello giuridico, ma anche quello mediatico. Dal secondo non passa neanche la prescrizione. Dimenticare un incidente simile sarà più che arduo, così come rifarsi una vita per i protagonisti di questa vicenda.