Rendere il fiume Tevere navigabile dalla foce fino al limite settentrionale della città, comprendendo tutto il tratto metropolitano, con imbarcazioni elettriche. Un unico percorso di circa 60 chilometri pensato per portare dal porto turistico di Fiumicino fin nel cuore della Capitale e a Castel Giubileo i quasi due milioni di turisti crocieristi che ogni anno sbarcano nel Lazio. È quanto prevede il piano di intervento proposto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma Capitale che sarà inserito nel Recovery Plan che il governo italiano invierà in Europa per accedere ai fondi del pacchetto per la ripresa Next Generation EU, volto a sostenere la ripresa dell’Unione dalla crisi Covid19. Per ripristinare la navigabilità del Tevere il Mit presenterà una richiesta di 300 milioni di euro che serviranno alla realizzazione delle opere infrastrutturali per la navigazione e l’attracco, ad interventi di bonifica e messa in sicurezza delle banchine e del bacino e al risanamento ambientale e naturalistico. Alla Regione Lazio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto di assumere l’incarico di soggetto attuatore.
“Vogliamo che Roma, così come avviene in altre Capitali europee quali Parigi, Vienna e Budapest, abbia il suo fiume navigabile con battelli elettrici a disposizione di cittadini e turisti. Sarà un itinerario unico al mondo, che attraversa la storia della nostra Capitale per arrivare fino alla foce del Tevere. Il fiume rappresenta una risorsa preziosa per la città e grazie a questo piano potremo sfruttare tutte le sue potenzialità. Un’opera strategica per Roma, un progetto importante di cui si discute da decenni e che ora, grazie all’utilizzo di fondi europei, diventa sempre più concreto”, dichiara Virginia Raggi, sindaca della Città metropolitana di Roma.
“Quello promosso dal Mit in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma è un piano di intervento ambizioso che, partendo da alcuni dei progetti realizzati e poi abbandonati negli ultimi trenta anni, tira le fila di un lungo lavoro e aggiorna la lista delle opere e dei lavori necessari per garantire il ritorno alla navigabilità del fiume. Elemento caratterizzante di questo piano sono le risorse messe a disposizione dall’Europa con il Recovery Fund e il ruolo di regia ricoperto dal Mit: siamo infatti convinti che questa opera, il suo aspetto “green” e l’innovazione che rappresenta per il trasporto pubblico della Capitale rispondano a pieno alle missioni indicate dall’Europa per il migliore utilizzo dei fondi del pacchetto per la ripresa. Mai come questa volta possiamo dire che il progetto di riportare la navigazione sul Tevere dalla foce fin dentro il cuore storico della Capitale è davvero fattibile”, commenta il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi.
“La collaborazione inter istituzionale tra Ministero dei Trasporti, Città metropolitana, Roma Capitale, Regione Lazio e Comuni del territorio provinciale sarà la chiave di volta per concretizzare un’idea che da troppi anni era nel cassetto. Finalmente grazie a investimenti certi potremmo realizzare un progetto che non solo restituisce dignità urbanistica ma sarà l’occasione di sviluppo in settori come il turismo e la cultura che oggi hanno bisogno di sostegno con l’occhio proiettato verso un futuro pieno di speranza per le potenzialità che racchiude. Già nell’antichità il Tevere ha rappresentato una risorsa preziosa per i commerci per la sua natura di collegamento con la zona portuale sul Tirreno. Per questo La Città Metropolitana sarà orgogliosa di collaborare alla realizzazione di questo progetto che sicuramente produrrà un servizio utile per i territori che amministriamo attraverso il recupero delle potenzialità che il nostro fiume racchiude”, dichiara Teresa Zotta Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma.