Migliaia i giovani che venerdì scorso si sono presentati per fare il test di Medicina, con la speranza di rientrare in graduatoria e inseguire il sogno di vestire il camice bianco. Test di medicina discusso, da giorni al centro del dibattito, al punto che è diventato persino oggetto di un’interrogazione parlamentare. Il motivo? All’interno erano presenti dei quesiti sbagliati, che hanno tratto “in inganno” gli studenti.
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Test di medicina 2021, domande sbagliate nei quiz
Sono stati quattro i quesiti finiti al centro del dibattito dopo la conclusione del test di ingresso per la facoltà di Medicina. In particolar modo, secondo Alessandro Lai, CEO e co-fondatore di WAU!, un’azienda che da anni organizza corsi di preparazione ai test di ammissione, i quesiti errati sono: 1) la domanda 2 di logica, la domanda 21 di cultura generale che “era scritta male e non aveva risposta corretta”, la domanda 23 di biologia “dove è stato ripetuto lo stesso errore presente nel test di veterinaria del 1 settembre” e la domanda 56 di matematica.
Ora spetterà al Ministero dell’Università capire se queste contestazioni meritano attenzione, se sono legittime. Intanto, dal 17 settembre su Universitaly sarà disponibile il punteggio ottenuto, il 24 settembre si potrà visionare l’elaborato con correzioni e punteggio, mentre il 28 dello stesso mese verrà pubblicata la graduatoria nazionale con i nominativi. Ma se il Ministero dovesse riscontrare gli errori, allora in quel caso la pubblicazione potrebbe essere bloccata fino a quando non si deciderà cosa fare.
Test di medicina ‘irregolari’: Codacons prepara il ricorso
Intanto, il Codacons si dichiara pronto per preparare il ricorso collettivo al Tar del Lazio a tutela dei candidati che non hanno superato le prove. Ma c’è di più. L’organizzazione sta organizzando un apposito webinar per aiutare gli studenti a tutelare i propri diritti.
“Da più parti si stanno moltiplicando le segnalazioni circa domande errate contenute nei test, violazioni della regola dell’anonimato, uso degli smartphone nel corso delle prove e altre situazioni che rischiano di inficiare i test di ingresso – spiega il Codacons nella nota – A tali irregolarità si aggiungono le criticità insite nel numero chiuso, che danneggiano gli studenti e che alimentano i ricorsi da parte degli esclusi. In tal senso l’associazione sta preparando un apposito ricorso collettivo al Tar al quale potranno partecipare tutti i candidati bocciati ai test di ammissione, che potranno chiedere al tribunale di essere ammessi con riserva alle facoltà di Medicina. Proprio per venire incontro agli studenti il Codacons ha organizzato per martedì 14 settembre alle ore 11 un webinar dove i legali dell’associazione illustreranno il ricorso collettivo e spiegheranno come attivarsi per tutelare i propri diritti. Webinar al quale parteciperà l’avv. Gino Giuliano e l’avv. Sergio Santoro, già presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato”.