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Studenti in protesta fuori gli studi Rai: scattano 9 denunce

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Rai manifestazione cambiare rotta

Studenti e militanti protestano sotto la sede Rai di piazza Mazzini dopo quanto accaduto in diretta a Domenica In: “Complici del genocidio”.

Rai programmazione estiva
Collettivo sotto la sede Rai (IlCorrieredellacittà.com)

“Cambiare Rotta”, anche in Rai. Il collettivo degli studenti non ci sta e manifesta il proprio dissenso sotto piazza Mazzini. Di fronte alla storica sede Rai, attivisti hanno cercato di imporre la propria voce dopo quanto visto in diretta domenica scorsa nello speciale condotto da Mara Venier nel Casinò di Sanremo.

La conduttrice, nell’ascoltare la replica di Ghali che ha risposto all’Ambasciatore israeliano a Roma, il quale lo ha accusato di propaganda anti-israeliana, successivamente ha dato seguito a un comunicato aziendale dell’Amministratore Delegato Roberto Sergio. Il dirigente Rai ha provato a spegnere il fuoco delle polemiche mostrando la sua piena solidarietà a Israele, non considerando – almeno sul piano dialettico – le morti dei palestinesi.

Rai, arriva la protesta degli studenti: “Complice del genocidio palestinese”

Questo ha fatto scattare moltissimi attivisti e non solo, con la consapevolezza di dover specificare perchè i morti palestinesi non siano – per la Rai – uguali agli altri. Questo concetto è stato espresso dagli studenti presenti con uno striscione inequivocabile: “Rai complice del genocidio”.

Manifestazione Rai
Studenti sotto la sede di piazza Mazzini (ANSA-IlCorrieredellacittà.com)

La Polizia di Stato è dovuta intervenire: 9 le denunce più il sequestro di striscione, bandiere e megafono. Il motivo è manifestazione non autorizzata, ma l’eco di Domenica In versione Sanremo è ancora forte. Quello che non avviene in piazza, arriva sui social. Ghali ha smosso moltissimi: il cantautore di origine tunisina non è l’unico ad essersi esposto sul tema, anche Dargen D’Amico ha fatto lo stesso ma in maniera meno esplicita.

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L’effetto Ghali

Ghali ha proprio usato le parole: “Stop al genocidio” in diretta. Un contenuto come Sanremo, presente anche in Eurovisione, ha fatto più rumore del previsto. In Italia il Festival è finito, ma le conseguenze di certe prese di posizione sono ancora tangibili. Per una battaglia dialettica che sembra essere appena cominciata. Nel frattempo, la Rai prima toglie l’esibizione di Ghali da RaiPlay. Poi la reinserisce. Problema tecnico, dicono. Di questi tempi, però, ogni dettaglio può alimentare un sospetto e una polemica. Mamma Rai alle prese con la ribellione dei suoi “figli”. 

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