Roma. Nessuno riesce ancora a credere a quanto accaduto domenica scorsa durante una riunione di condominio in via Monte Gilberto, alla periferia nord della Capitale. Una strage che ha provocato la morte di tre donne. Tra di loro anche Elisabetta Silenzi che non ha esitato a sacrificare la sua stessa vita per salvare tutti gli altri. Elisabetta Silenzi aveva 55 anni, era mamma di due ragazze di 21 e 23 anni e quando ha visto che la furia di Claudio Campiti non conosceva tregua, non ci ha pensato due volte pur di fermarlo. Lui si è voltato e le ha sparato.
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A parlare, come riportato dal Messaggero, è la testimonianza di chi in quel momento era lì e ha potuto vedere con i propri occhi quanto stesse accadendo. Tonino, 62enne ufficiale dei Bersaglieri in pensione all’assemblea di domenica era seduto in penultima fila: ‘È stato tutto molto veloce, racconta, alla sua destra Campiti aveva il banco con la presidente e le altre donne, mentre dietro di lui c’erano Elisabetta e la vicepresidente. Con uno scatto Elisabetta si è lanciata su quell’omone da dietro, alle spalle, per fermarlo. Una scena che non scorderò mai. Ho visto Campiti voltarsi e ucciderla’. Elisabetta non è stato l’unica a voler fermare l’intento omicida dell’uomo ma come sottolineato anche dal 62enne ‘senza il gesto di Elisabetta, non so se ce l’avremmo fatta. È stata lei la vera eroina’.
La brutale scena
Una scena davvero atroce, agghiacciante quella che i condomini si sono trovati a vivere in prima persona la scorsa domenica. Come racconta ancora Tonino: ‘quell’uomo non si placava, provava ad agitarsi con noi tutti sopra e continuava a gridare “mafiosi vi ammazzo tutti”, mentre dalla tasche scivolano fuori centinaia di colpi. Voleva davvero farci fuori tutti e trenta. L’arrivo dei carabinieri è stato provvidenziale’. Comprensibilmente distrutto, a pezzi, il marito di Elisabetta, il 56enne Massimo Laoreti: ‘Nessuna pietà per quel pazzo che ha distrutto tre famiglie, devono metterlo in carcere e buttare la chiave’.
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