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Si può pescare nel Tevere? Quali pesci ci sono

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Tevere

Continua il nostro viaggio alla scoperta di storie e curiosità su Roma e sul Lazio. Oggi andiamo alla scoperta di una caratteristica che riguarda il fiume che attraversa la capitale d’Italia: il Tevere. Sapete quali sono i pesci più comuni che si possono pescare nel Tevere? Scopriamolo insieme.

Roma, auto travolta da un albero su Lungotevere Augusta. Ferito il conducente

Un po’ di storia

Prima, come sempre, un po’ di storia. Per parlare del fiume Tevere, facciamo riferimento al sito turistico ufficiale del Comune di Roma. Secondo la leggenda, la storia di Roma comincia proprio dal Tevere, quando la cesta su cui erano stati adagiati Romolo e Remo si impiglia sulle sue sponde: il fiume li abbraccia e li protegge fino all’arrivo della Lupa, animale simbolo di Roma, che li salva e li allatta, sottraendoli alla morte. Nel 753 a.C., Romolo fonda Roma.

Lupa

È grazie al Tevere, inoltre, che Roma si è trasformata dal piccolo accampamento rurale della fondazione alla grande metropoli che ogni anno attira milioni di turisti. Scorre, infatti, a due passi da molti luoghi simbolo della città come piazza Navona, il Pantheon, il Vaticano, Castel Sant’Angelo, il Foro Boario, piazza del Popolo, il Circo Massimo, il Colosseo e via dei Fori Imperiali.

Costeggia Trastevere e Testaccio, i quartieri ideali in cui passeggiare tra i vicoli della vecchia Roma. Si estende fino a Ostia Antica e a Ostia Lido, dove sfocia nel Mar Tirreno.

La sua isola, l’Isola Tiberina, unica isola urbana del Tevere, ospita uno degli ospedali più antichi della Capitale, il Fatebenefratelli. L’Isola Tiberina è lunga circa 300 metri e larga circa 90, dal I secolo a.C. ha la forma di una nave, ed è collegata alla terraferma dal Ponte Cestio, risalente al 46 a. C. e dal Ponte Fabricio, edificato nel 62 a.C.

Isola Tiberina

Molti tratti del suo corso sono navigabili e regalano scorci irripetibili e itinerari di visita inconsueti: storia, natura e romanticismo si fondono lungo le sue sponde di rara bellezza. Le gite in battello sono l’occasione per visitare la città da un punto di vista diverso e originale. Partendo da Ponte Sant’Angelo o da Ponte Marconi è possibile arrivare al Vaticano per godere di una vista inedita della Basilica di San Pietro o agli Scavi di Ostia Antica, al Porto di Traiano e alla Foce del Tevere a Fiumicino.

Il Lungotevere è, infine, una lunga pista ciclabile che permette di attraversare interamente la città sotto il livello stradale e, quindi, senza traffico e incroci, e di raggiungere facilmente gli impianti sportivi del Foro Italico o i suoi parchi cittadini, Villa Doria Pamphilj, Villa Ada Savoia e Villa Borghese e il Biscotto di Caracalla, nell’area delle Terme omonime.

Dove si pesca sul Tevere?

Ma veniamo ora alla domanda di oggi. Dove e cosa si pesca sul Tevere? Rispondere non è facile. Cominciamo innanzitutto col dire che a Roma c’è una zona che si trova a Roma, sul Lungotevere della Vittoria. L’entrata è davanti all’inizio di via Fagarè. Ci si arriva facilmente anche con l’automobile. E c’è anche un grande piazzale, distante pochi metri, dove poterla parcheggiare.

Ma non solo a Roma. Sulla via del Mare, all’altezza dello svincolo del Grande Raccordo Anulare, si può accedere al Fiume Tevere in corrispondenza della fine della pista ciclabile. Subito ci si ferma presso la pensilina dell’arrivo della pista ciclabile. Si lascia l’auto e si scende sotto il ponte del Grande Raccordo Anulare. Si può pescare sia a monte che a valle del ponte. 

Va ricordato che serve la licenza di pesca e occorre rispettare quanto previsto dalla Legge Regionale de Lazio sulla pesca in acque interne. 

Quali pesci ci sono?

Per quanto riguarda le specie di pesci che si possono pescare dal Tevere, ce ne sono davvero tante. Le più comuni sono: alborelle, anguille, persici sole, barbi, carassi, breme, carpe, cefali, cavedani, gardon e siluri.

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