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Sfregia il Colosseo, arriva la lettera di scuse: “Perché l’ho fatto” | Inaspettato

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Il turista che ha sfregiato con una scritta il Colosseo, per giustificare il suo gesto trova scuse inaccettabili.

Il turista che è stato recentemente multato, per aver sfregiato il Colosseo con una scritta banale, ha presentato le sue pubbliche scuse. Per giustificarsi dell’atto vandalico ai danni del Colosseo, il turista bulgaro responsabile di tale danno, ha dichiarato di non sapere che si trattasse di un monumento antico. Sicuramente le scuse del turista, che ha imbrattato una parete del Colosseo con una scritta e poi l’ha postata nei social, non serviranno a evitargli una multa di cinque mila euro e fino a cinque anni di carcere.

Identificato l’autore dello sfregio al Colosseo

Le autorità sono riuscite a risalire al turista, che di recente ha compiuto il gesto vandalico sul celebre monumento millenario. Si tratta di Ivan Dimitrov, responsabile di aver inciso su una parete del Colosseo il nome dell’amata e il suo. Grazie al video on line dell’atto vandalico, le autorità competenti son riuscite a risalire all’autore dell’incisione ai danni del Colosseo.

Lo sfregio al Colosseo e la relativa foto della dedica con data, è stato ripreso da un altro turista che l’ha pubblicata.  Il responsabile del gesto vandalico, verificatosi lo scorso 23 giugno, con l’aiuto di una chiave di ferro ha deturpato una delle pareti dell’Anfiteatro Flavio. Sicuramente si tratta di un gesto incivile, che va a urtare chi ama l’arte e la buona educazione.

Turista sfregia il Colosseo
Turista sfregia il Colosseo-ilcorrieredellacitta.com

Molti esponenti del settore, hanno espresso al loro indignazione verso tale atto vandalico sperano in una punizione adeguata. Trattandosi di un atto di vandalismo, è giusto che il responsabile, Dimitrov venga punito secondo le leggi vigenti.

Le scuse del turista che ha deturpato il Colosseo

In queste ore, il giovane turista di origine bulgare che in vacanza a Roma ha compiuto un atto vandalico contro il Colosseo, ha inviato una lettera di scuse al sindaco di Roma. La lettera di scuse del turista trentunenne, voleva essere un messaggio di scuse per il pessimo gesto sia all’Italia che al mondo intero.

Il personal trainer bulgaro, solo dopo ha compreso la gravità e la superficialità del suo gesto. Dopo aver scritto una dedica, contenente il suo nome e quello della sua fidanzata, l’incisione è stata subito postata sul web. In poco tempo la scritta deturpante ha fatto il giro di tutto il globo, e l’autore è ovviamente stato accusato di danneggiamento dei beni culturali.

Il grave sfregio del Colosseo, ha chiaramente provocato uno sdegno generale, visto pure che il Colosseo rappresenta il simbolo della Capitale. Le scuse di Dimitrov sono giunte dopo circa due settimane dall’accaduto, forse per attenuare il suo gesto.

Il gesto vandalico, contro quello che è stato inserito nelle sette meraviglie del mondo, è stato ritenuto da molti grave e inaccettabile. Il turista autore di tale deturpazione, ai danni del noto bene culturale, potrebbe essere condannato a una maxi multa e rischia pure la reclusione.

I danni contro i bei culturali

La tutela dei beni culturali è a carico dello Stato, che ha il compito di preservare e proteggere tali beni da possibili reati. La legge contempla alcuni reati ai beni culturali, come per esempio la ricettazione, il vandalismo, il furto, il riciclaggio e molti altri. Ogni reato contro un bene culturale, ha una sua specifica multa e punizione.

Colosseo
Colosseo-ilcorrieredellacitta.com

Per i reati contro il danneggiamento o saccheggio di beni culturali, la pena va uno a cinque anni e una multa fino a quindicimila euro. La legge vigente, per chi arreca danni conto i beni culturali, prevede delle sanzioni amministrative e penali.

Per quanto concerne i danni e i reati per coloro che deturpano, danneggiano o distruggono un bene culturale, sono previste delle multe e delle sanzioni di tipo penale. Nei mesi scorsi, per far fronte al crescere degli imbrattamenti nei muri delle città, la legge è stata inasprita. In particolare per chi si rende autore di deturpamento o imbrattamento di beni culturali, è prevista una multa fino a quindicimila euro e la reclusione da uno fino a cinque anni.

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