Subisce il furto delle targhe e si vede recapitare una pioggia di multe a casa. E’ un vero proprio dramma quello in cui è sprofondata Antonella (nome di fantasia) che adesso, insieme al marito, chiede al Comune di Fiumicino, uno degli Enti locali che gli ha presentato il conto da pagare, l’annullamento di quei verbali considerando che, con quelle infrazioni, lei non c’entra nulla.
Ma per adesso si è trovata di fronte il muro della burocrazia: le multe, ben 8 verbali per un totale di oltre 1.000 euro, non si possono stralciare. Senza contare l’ulteriore aggravio della richiesta di decurtazione dei punti della patente a carico della donna e il progressivo aumento degli importi non pagati man mano che passerà il tempo. Insomma, un vero e proprio incubo.
La storia
La donna, 57 anni, di Roma, con disabilità, chiede che venga risolta questa situazione incresciosa. Anche perché il paradosso di questa vicenda è che le multe alla famiglia non sono arrivate soltanto da Fiumicino: i ladri infatti, nei giorni successivi al furto delle targhe, hanno scorrazzato in lungo e in largo per la Capitale – ma anche in altre località del litorale come Santa Marinella – collezionando ovunque multe e sanzioni. Ma se negli altri casi è bastato spiegare l’accaduto per ottenere lo stralcio delle sanzioni – presentando la denuncia del furto subito e tutta la documentazione del caso (in nostro possesso, ndr) – per Fiumicino non è stato così.
“Il Comune nonostante le informazioni fornite non ha provveduto ad eliminare le multe”, ci spiega il marito. Ma di quali importi parliamo? Al momento, ancora in “essere” ci sono tre verbali da 251 euro e cinque da 77 ciascuno, relativi tutti all’aprile scorso. Totale: 1.138 euro. Un’odissea che va avanti però dallo scorso marzo quando, nella notte tra il 30 e 31, la signora Antonella ha subito il furto delle targhe dalla sua auto, un’Audi A3, a Roma, dove vive con il marito, mentre la macchina era parcheggiata in strada.
Il furto e l’arrivo delle multe
“Prontamente abbiamo denunciato il fatto alle autorità competenti, sporgendo denuncia presso i Carabinieri della stazione di Roma – Tor Bella Monaca la mattina stessa del 31 marzo. Ora, i delinquenti che ci hanno causato il danno hanno montato le targhe su un’altra vettura compiendo una serie di reati tra questi il superamento di divieti di velocità o superamento di semaforo rosso e così via”, prosegue il marito della donna.
Iniziano allora ad arrivare a casa una serie di verbali, sedici in tutto. La famiglia entra in possesso anche delle foto scattate dagli autovelox; nelle immagini si vede un’auto, sempre un’Audi, con la targa della signora: ma si tratta di un modello differente, con alcuni elementi sostanziali che non coincidono, come i portapacchi, assenti in quelli della signora, le luci posteriori a led (nella loro sono tradizionali lampadine ad incandescenza, ndr), e la diversa grandezza del veicolo.
“Questi eventi sono successi in diversi comuni e precisamente tra Fonte Nuova, Santa Marinella e Fiumicino: data la situazione tempestivamente ho inviato a tutti la documentazione dove dimostravo la mia estraneità ai fatti – racconta ora Antonella – e contestato tramite mail normale e non PEC – solo Fiumicino accetta solo pec – i verbali inviati”. La richiesta, come è logico che sia, è stata accettata: “I comuni di Fonte Nuova e Santa Marinella hanno accettato di annullare i verbali dopo aver preso visione dei documenti inviati dove dimostravo la mia estraneità e in base alla legge D.Lgs. 241/90 art.21 comma 1“. Ma a Fiumicino le cose sono andate diversamente.
Il caso di Fiumicino
“Considerando gli altri casi, non capisco perché la polizia locale di Fiumicino non annulli ugualmente i verbali”, aggiunge Antonella. “Mi invita piuttosto a rivolgermi al Prefetto di Roma, ma sappiamo tutti che la Prefettura, carica di un immenso lavoro, impiegherà tantissimo tempo con il rischio di non controllare nemmeno i miei appelli rimandando tutto al Giudice di Pace. Preciso infine che il Comune di Fiumicino è l’unico ad avermi richiesto un ‘supplemento’ pari a 5,5 euro per avere la documentazione fotografica, cosa che non è successa negli altri Comuni“. Con ulteriore perdite di tempo e aggravio in termini economici.
Ma i guai per la famiglia non sono limitati a questo. Parallelamente infatti, la coppia si è attivata nel frattempo per sostituire le targhe entrando in un altro tunnel fatto di garbugli burocratici e spese: attivare la pratica all’ACI (250,00 euro), attendere i 15 giorni di tempo previsti per le verifiche necessarie (e in tanto le multe continuavano ad arrivare), montare effettivamente le nuove targhe sulla macchina, fare avanti indietro con la Posta – almeno “16 volte” – per ritirare le varie raccomandate. Oltre al fatto di scrivere alle varie Amministrazioni per chiedere l’annullamento delle multe.
L’appello al Sindaco: “Mi aiuti”
La nostra conversazione con la famiglia vittima di questa ingiustizia della burocrazia si conclude con un appello al Sindaco di Fiumicino neoeletto Mario Baccini: “Questa incresciosa situazione mi sta costando tantissimo: giornate di lavoro mancate, l’accentuazione del disaggio fisico e mentale: Signor Sindaco faccio appello a Lei perché possa intercedere presso i suoi collaboratori appellandoci alla legge. Ringraziandola anticipatamente rimango in attesa di un Suo gentile riscontro”.
Noi abbiamo inviato intanto una PEC al Comune di Fiumicino affinché gli Uffici si attivino per risolvere la problematica della signora.