Sergio Mattarella alle Fosse Ardeatine, presente per l’anniversario dell’eccidio nazista. Per il 79esimo anniversario dell’eccidio nazista alle Fosse Ardeatine, il Presidente della Repubblica ha voluto rendere omaggio alle 335 vittime. Arrivato all’ingresso del Sacrario, ha deposto una corona d’alloro sulla lapide presente, portata lì in spalla da due Corazzieri. Mattarella dopo la cerimonia, ha portato l’omaggio alle vittime, ricordando come la strage compiuta dai nazisti fu una rappresaglia in risposta all’attacco dei partigiani su via Rasella.
Sergio Mattarella porta l’omaggio alle vittime delle Fosse Ardeatine
Sono stati nominati tutti i nomi delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine. Tutto questo, nel silenzio che si era venuto a creare sul posto, visitato questa mattina anche dai parenti di chi morì per mano dei nazisti. Su uno schermo, in bianco e nero sono comparse le immagini delle vittime. A vedere quelle foto, anche il Presidente della Repubblica italiana. Tra i parenti delle vittime, qualcuno guarda fisso le immagini che scorrono, altri approfittano per chiudere gli occhi e pregare in silenzio, altri provano a mandare baci ai propri parenti uccisi.
Tra i tanti presenti, qualcuno abbassa anche la testa, in segno di omaggio e rispetto verso le vittime. Il silenzio che aveva accompagnato stamattina le Fosse Ardeatine, esplode nel momento in cui finiscono i nomi delle vittime. Tutti i presenti, come ultima cosa, li ricordano con un lungo applauso in questo importante anniversario. Dopo 79 anni, le persone ancora non hanno dimenticato il terribile eccidio delle Fosse Ardeatine.
Mattarella, per questa commemorazione, è stato accompagnato da altre istituzioni italiane. Alla fine della deposizione dell’alloro e la lettura delle vittime. è stato accompagnato in visita alle grotte delle Fosse Ardeatine e il Sacrario. Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto commentare l’avvenimento: “Spetta a tutti noi – Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell’informazione – ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno”.
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