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Scompare 28enne ucraino: l’ultimo avvistamento all’aeroporto di Fiumicino

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Scomparso Fiumicino

28enne ucraino scomparso a Fiumicino. L’avvistamento i primi di gennaio poi più nulla: appello della madre e degli amici. S’indaga.

Fiumicino
Indagini a Fiumicino (IlCorrieredellacittà.com)

Oleksii Kavelin, il nome più cercato nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino. La situazione ancora non è chiara, il ragazzo – 28 anni – era partito per le festività di Capodanno. Un viaggio organizzato da tempo: Olanda, Svizzera, Italia in rapida successione. L’adrenalina e la passione per i chilometri, le visite e i sorrisi.

Come quelli che aveva regalato a sua madre prima di partire. Gli ultimi saluti all’aeroporto di Fiumicino con la promessa che sarebbe tornato presto. La fine della sua trasferta, però, non è ancora arrivata. Il motivo è che non si trova: completamente scomparso nel giro di poche ore. L’ultimo avvistamento il 3 gennaio scorso, poi il vuoto.

28enne scomparso a Fiumicino

La madre preoccupata è partita per Roma e ha fatto visita all’aeroporto di Fiumicino. Le foto del figlio mostrate ovunque e nessun riscontro. Le autorità indagano, ma dalla denuncia ancora non è emerso niente. L’unica certezza al momento sono le parole degli amici intorno al 15 gennaio. “L’abbiamo visto piuttosto strano, siamo preoccupati. Non sappiamo – concludono – perchè dovesse andare a Roma”.

oggetti smarriti fiumicino
Orari e partenza presso l’aeroporto di Fiumicino – ANSA/TELENEWS

Enigmi, tarli e possibili ricostruzioni. Il mistero si infittisce. Nel frattempo continua a circolare la descrizione del giovane: giacca nera, felpa dell’Adidas e pantalone nero. L’ucraino ancora non si riesce a trovare, ma la famiglia non perde le speranze. Continua di pari passo alle indagini la mobilitazione della madre: nessuno sapeva, né tantomeno ha visto qualcosa. La faccia di Oleksii, tuttavia, comincia ad essere conosciuta. Per essere riconosciuta serve ancora un po’ di tempo.

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Le indagini in corso

Non è il primo caso di sparizione all’aeroporto. Il viavai di passeggeri non agevola le ricostruzioni, per questo si cerca di indagare sul vissuto del ragazzo. Capire cosa ha fatto e soprattutto perchè: dato che nessuno ipotizza una fuga. Il rapporto in famiglia era ottimo, come testimoniano le telefonate – scambi effettivamente avvenuti – con la madre sconvolta. Non resta che aspettare, passano i minuti che diventano ore e i suoi cari perdono riferimenti. Ancora troppo presto, però, per dire addio alla speranza. 

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