Per l’intera giornata di mercoledì 8 marzo è stato proclamato uno sciopero generale da Slai Cobas, CUB, SISA, USB, ADL Cobas. Si tratta di una protesta da parte di tutti i lavoratori pubblici, privati e cooperativi a sostegno della lotta dei dipendenti scolastici con contratti a tempo indeterminato e determinato, precari e atipici. Uno sciopero che coinvolte il personale docente, dirigente ed ata.
Le motivazioni alla base dello sciopero
Sono varie le motivazioni alla base dello sciopero e, tra le altre: il peggioramento della condizione generale di vita della donna, a partire dalla condizione di lavoro, ma anche in ambito sociale, familiare, culturale, salario. Per la tutela e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, il rinnovo della moratoria sui licenziamenti, la salvaguardia dei diritti nel lavoro agile, il walfare pubblico e universale, per una pensione dignitosa a 60 anni d’età, per il diritto al lavoro, a un salario dignitoso e senza discriminazioni. Ma anche contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere contro le persone. Molestie, ricatto sessuale sui luoghi di lavoro, contro la precarietà, lo sfruttamento, la disparità salariale, contro l’assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private.
La lotta alla violenza e ai femminicidi tra le ragioni principali
Ma sono anche tante altre le ragioni che sono alla base della protesta e anche l’abolizione del concorso a dirigente scolastico con richiesta del passaggio a una figura elettiva sul modello universitario da parte del collegio docenti. E ancora… contro i femminicidi e le discriminazioni e ogni forma di violenza.
Ancora non è dato sapere quanti aderiranno allo sciopero, pertanto è importante che i genitori non lascino i propri figli fuori ai plessi scolastici senza accertarsi del regolare svolgimento delle lezioni al fine di essere certi che i docenti incaricati o personale sostitutivo sia stato predisposto ad accogliere gli studenti.
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