Un altro atto vandalico nella scuola materna di via del Pigneto: s’indaga sui possibili autori del danneggiamento. Famiglie disperate.
Lavoretti distrutti, sedie divelte, muri ridotti all’osso tra segni e buchi. Banchi squarciati e non solo. Una situazione insostenibile quella che da diverso tempo va in scena presso via del Pigneto. Al civico 131 c’è la scuola materna Enrico Toti presa di mira dai vandali che da qualche mese prendono di mira l’istituto: ne fanno un vero e proprio “parco divertimenti”.
Anche se a divertirsi non sembra essere proprio nessuno. Siamo di fronte a una vera e propria rappresaglia che coinvolge loro malgrado persino le famiglie presenti sul territorio. Gli iscritti al Pigneto e nell’istituto in questione sono centinaia di migliaia e si teme un’ulteriore sequela di atti vandalici che possano cambiare ancora una volta la situazione, ormai le famiglie dei piccoli non sanno più come agire.
Atti vandalici al Pigneto: nel mirino una scuola materna
Qui si va oltre il semplice danneggiamento che già potrebbe essere motivo di sconforto. Il timore è quello di avere ancora a che fare con situazioni limite in grado di cambiare la giornata di moltissimi nuclei familiare. Il problema non sono tanto i danni alla scuola materna, che vanno sicuramente ripagati e la struttura rimessa a posto, ma quel che è necessario fare per evitare di chiudere nuovamente il servizio.
L’accoglienza alla materna non si può fare. È già successo altre volte nel corso dell’anno. Questo vuol dire che poi i genitori devono trovare un modo per gestire i bambini. Perdere in alcuni casi importanti giorni di lavoro, necessari per il sostentamento familiare. Un circolo vizioso che va spezzato. Anche se sono sempre più numerose le realtà scolastiche che convivono con gli stessi problemi: una volta che la campanella suona, subentra l’oscurità e il dubbio se il giorno dopo sarà ancora possibile entrare.
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Il V Municipio, nel caso specifico, finisce sotto la lente d’ingrandimento: chiesta maggiore sorveglianza e soprattutto più cura degli ambienti interessati. La sicurezza non deve tornare a essere una chimera: in particolare per quanto riguarda le realtà dei più piccoli. Le prossime settimane saranno rilevanti sul piano delle indagini, ma anche sulla gestione di quest’ennesimo vulnus.