Ryder Cup, la manifestazione arriva per la prima volta in Italia e scatta il piano di sicurezza: come cambia la no Fly zone.
Ryder Cup al via nella Capitale e non solo. La celebre manifestazione internazionale di golf per la prima volta sarà in Italia. Questo impone alla nazione e alle organizzazioni di settore un impegno maggiore sul piano della sicurezza e dell’organizzazione: l’evento non è altro che un importante biglietto da visita per quella che sarà la credibilità di Roma – e dell’Italia – rispetto alla gestione dei grandi eventi. Giubileo e non solo: lo sport sa essere questo e altro.
Sacro e profano in attesa dell’Anno Santo, ma soprattutto aspettando di capire le possibilità di un comparto. Roma è pronta e con lei tutto il resto. Ovvero la mole di scadenze e parametri da rispettare affinché fili tutto liscio. Si comincia con la no Fly zone sui campi da golf vicino Guidonia. Poi si passa al dispiegamento di forze. 500 uomini sul territorio tra Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale per l’intera durata della manifestazione.
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Ryder Cup, misure di sicurezza al massimo: cosa cambia nella Capitale
Raddoppiati i controlli anche nei pressi di strutture ricettive e alberghi. Sono attesi (a Roma e non solo) una mole di turisti che devono essere accolti al meglio. Senza nessuna criticità. Quindi ogni aspetto sarà valutato ed esaminato al massimo, perchè l’effetto sarà quello di un’anteprima in attesa delle fasi più concitate della manifestazione. Gli organizzatori sono fiduciosi. Roma è pronta a mandare la “palla in buca” con un colpo da maestro.
Il resto devono farlo i campioni e all’interno delle mura capitoline non mancheranno: i media ad assistere all’evento arriveranno da tutto il mondo. Un’occasione più rara che unica vedrà – ancora una volta – la Città Eterna protagonista. Per un esordio che deve avere – limitatamente al golf – un eco particolarmente importante.