È accusato di favoreggiamento, per aver coperto le violenze sessuali del coach, P.T., nei confronti di un 13enne. A essere indagato è il dirigente di una società capitolina, come scrive La Repubblica, che potrebbe aver cercato di nascondere gli abusi che l’allenatore avrebbe consumato nella foresteria fino al 2020.
Le segnalazioni di alcuni collaboratori fino alla denuncia in Polizia
Il caso è scoppiato a gennaio scorso su segnalazione di alcuni collaboratori della società. Dapprima è solo a quest’ultima che si rivolgono per rappresentare un comportamento poco chiaro del coach poi, però, quando si sono resi conto che nessun provvedimento veniva preso nei confronti del 55enne, hanno deciso di denunciare i fatti in Polizia che, al termine di lunghe e articolate indagini, hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’allenatore di pallacanestro, rinchiuso a Regina Coeli. Ma il 55enne non sembra fosse nuovo ad episodi del genere, visto che nel 2015, quando ricopriva il ruolo di dirigente di una società perugina, era stato già condannato per molestie su giovani sportivi.
Il coach è già stato condannato per molestie nei confronti di giovani sportivi
Restano alcuni interrogativi ai quali gli investigatori non sono riusciti a dare risposte: come mai i genitori non fossero intervenuti, una volta venuti a conoscenza dei trascorsi di P.T.? Sarà stato forse perché non erano stati messi al corrente del procedimento penale a carico del coach? Un procedimento che si è concluso con una condanna, ormai divenuta anche definitiva.
Il 13enne vittima degli abusi verrà sentito
Ora tocca alla vittima raccontare quanto avvenuto. Il 16 giugno prossimo, infatti, verrà sentito proprio il 13enne che sarebbe stato oggetto di attenzioni morbose da parte del 55enne. Il ragazzino racconterà quanto avvenuto in quella foresteria, nel corso di un incidente probatorio che dovrebbe finalmente sciogliere definitivamente i dubbi degli inquirenti in merito al comportamento tenuto dall‘allenatore con i suoi ragazzi.