Roma violenta a causa di TikTok: le dirette diventano faide nella realtà fra raid e spedizioni punitive. Realtà e fake news a Via Candoni.
Roma, TikTok apre alle faide familiari: 5 persone nel mirino delle autorità per una diretta finita male. Il campo nomadi di Via Candoni è la cornice di qualcosa che si poteva tranquillamente evitare, perchè il risultato sfocia nella più profonda amarezza prestando il fianco a pesanti fraintendimenti. Nella fattispecie un pestaggio, con relativi raid punitivi, scoppiato per via di un annuncio che sua come una vera e propria dichiarazione di guerra: due fazioni rivali, al pari dei poemi epici, ma questa è la realtà più cruda, il rappresentante della fazione opposta accusa coloro che avevano insinuato potesse aver agevolato l’arresto del cognato del capo clan dell’altra famiglia.
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Roma, TikTok della discordia: paura al campo nomadi
Un casus belli nato da un fraintendimento, ma tanto è bastato per passare all’azione: spedizioni punitive, aggressioni, furti di gioielli e non solo. Mogli e parenti in pieno sgomento, anche l’atmosfera nel campo si è fatta pesante al punto che sono dovute intervenire le autorità dopo diverse rapine. Età media 40 anni, 5 persone che avevano già avuto problemi con la Giustizia, ma la tutela principale resta quella dei minori.
Il campo nomadi rischiava di diventare una polveriera: il pronto intervento è scattato subito dopo aver visionato il materiale social. TikTok ha prima agevolato la mattanza, poi è stato fondamentale nel mettere fine a ogni cosa. Una brutta parentesi per gli altri che popolavano la struttura che si sono detti “abituati” a dinamiche di questo tipo, mentre altri alla scelleratezza non si abituano mai: le nuove dinamiche del crimine passano anche attraverso i social, dal più piccolo al più grande. Dal generale al particolare, ma talvolta la realtà supera la fantasia. Anche a colpi di like, ma quello che più si teme sono le reactions.