Ladri hi-tech a Roma, con sistemi sempre più ingegnosi per rubare le auto in sosta. L’ultimo caso arriva dai Parioli, zona “in” della Capitale, dove un ladro è stato bloccato mentre con un computer si aggirava tra le macchine parcheggiate.
Auto sempre più automatizzate e tecnologiche ma, per questo, paradossalmente più esposte a rischi. Di pari passo con l’innovazione viaggia infatti la specializzazione da parte dei criminali in sistemi sempre più sofisticati per accedere ai software che ormai regolano e gestiscono praticamente tutto delle nostre macchine. In queste ore, in tal senso, i Carabinieri hanno sequestrato un particolare tipo di computer che in poco tempo era in grado di aprirsi un “varco” nel sistema installato nelle auto.
Come funziona il PC che permette di “entrare” nelle macchine in sosta
Un’intrusione virtuale, insomma, per poi arrivare a quella fisica, reale. Grazie a questo tipo di pc infatti i malviventi sono in grado di collegarsi alle auto per fornire una diagnosi del veicolo – come quelli che vengono usati quando riscontriamo un guasto – e allo stesso tempo ottenere informazioni riservate, sensibili. Che in teoria non dovrebbero essere rivelate.
In teoria appunto. Con questi software, invece, i malviventi possono arrivare a clonare una chiave o perfino bypassare le centraline di accensione. Un vero e proprio grimaldello 2.0, in grado di scardinare in pochi minuti le “resistenze” del sistema operativo e accedere così in modo “pulito” all’interno del veicolo parcheggiato in sosta. E a quel punto il gioco è fatto.
Ladro hi-tech arrestato ai Parioli
L’ultimo caso registrato a Roma risale a questa notte. Un uomo si aggirava con fare sospetto tra le auto in sosta in via Casperia, nel quartiere Parioli, quando è stato notato dai Carabinieri della locale stazione. I Militari, a quel punto, hanno deciso di approfondire la situazione e lo hanno bloccato. Ed è qui che gli operatori hanno trovato diversi attrezzi da scasso, due centraline per auto e il computer con questo sistema avanzato di diagnostica per auto. Il materiale è stato sequestrato e sono in corso accertamenti dei Carabinieri per risalire alla provenienza delle centraline e del PC. L’uomo, un 42enne argentino, è stato denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e ricettazione.