Hanno tentato di mettere a segno una truffa a un anziano. Il modus operandi? Quello solito… una telefonata nella quale informavano la vittima predestinata: ‘Tuo nipote non ha pagato una multa di 6.200 euro. Verrà arrestato’. Non sapevano, però, che l’anziano era preparato anche a questa eventualità e ha fatto arrestare i due truffatori. Ma andiamo per gradi, vediamo cosa è successo.
Cosa è successo
La telefonata di un riscossore delle tasse, rigorosamente fasullo, ha annunciato all’anziano che il nipote aveva un debito cospicuo e che se non lo avesse pagato sarebbe finito in manette. Ovviamente di fronte a una chiamata del genere la prima reazione è stata di ansia, paura, timore per il proprio nipote. Ma raccolte le idee, la vittima predestinata è tornata lucida e ha ricordato quello che gli avevano insegnato durante la campagna di sensibilizzazione della Polizia rivolta proprio ai rappresentanti della terza età. Recuperata la freddezza, proprio mentre si trovava al telefono con i due delinquenti, ha preso il telefono della moglie per chiamare il dirigente del distretto San Basilio e raccontargli quanto gli stava succedendo.
L’anziano dà l’allarme in Polizia
Il poliziotto non si è fatto attendere, in un baleno ha raggiunto l’abitazione dell’anziano, in via Antonio Giuseppe Pasquale e ha aspettato l’arrivo dei due malviventi. Quando questi ultimi hanno bussato al campanello ad aprirgli la porta c’era la Polizia che ha fatto scattare nell’immediato le manette ai polsi dei due uomini.
L’udienza di convalida dell’arresto
I due truffatori, un 19enne e un 37enne di Napoli, sono dovuti comparire davanti al giudice monocratico del Palazzo di giustizia capitolino per essere giudicati con direttissima. E il magistrato ha convalidato l’arresto. Grande la soddisfazione da parte degli agenti di Polizia di San Basilio che hanno visto i frutti di uno degli incontri realizzati volti proprio a tutelare gli anziani dalle truffe. Un risultato eccellente.