Roma. Non si fermano i casi di truffe agli anziani. Quest’ultimi spesso e volentieri si vedono coinvolti in dei raggiri che hanno come fine quello di fare piazza pulita dei propri averi. Emesse a carico di tre soggetti, tutti con precedenti, tre misure cautelari in quanto gravemente indiziati di aver truffato delle persone anziane. Un’operazione congiunta quella effettuata che — su delega della Procura della Repubblica di Roma — ha visto la partecipazione dei Carabinieri della Stazione di Roma Vitinia, degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Roma-Primavalle e della Sottosezione della Polstrada di Cassino, con il supporto della Squadra Mobile della Questura di Napoli e dei Carabinieri della Compagnia di Napoli Stella e di Torre del Greco.
Le truffe agli anziani e le indagini delle forze dell’ordine
Nel primo episodio avvenuto lo scorso 27 settembre ha proceduto il Commissariato di Roma-Primavalle mentre nel secondo, avvenuto il 6 ottobre, sono intervenuti i militari della stazione di Roma Vitinia. Il provvedimento cautelare deriva dalle risultanze investigative prodotte dalle due forze di polizia e poi inoltrate alla Procura della Repubblica di Roma, la quale ha riunito quanto acquisito in un’unica richiesta cautelare. Nello specifico, l’attività dei Carabinieri della Stazione di Roma Vitinia è iniziata lo scorso 6 ottobre a seguito di un controllo lungo l’autostrada A1 da parte della Polstrada di Cassino. È proprio in questa occasione che i tre indagati sono stati trovati in possesso di copiosa refurtiva.
L’aiuto della vittima e gli arresti domiciliari
Scattati i controlli, i militari sottoponeva le immagini dei soggetti fermati ad una donna di 75 anni rimasta vittima di truffa nella stessa giornata a Vitinia. La donna ha riconosciuto uno dei soggetti e parte della refurtiva. In particolare, l’ordinanza prevede l’applicazione della misura degli arresti domiciliati per un soggetto 32enne di Napoli con precedenti e l’applicazione della misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per gli altri due indagati, un 38enne di Napoli ed una 24enne di Portici, entrambi con precedenti. Gli investigatori auspicano che altri cittadini, vittime di tali modalità truffaldine, possano farsi avanti per riferire in merito ad ulteriori simili episodi che non hanno denunciato, magari per vergogna, così da consentire di identificarne gli autori.
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