E’ giallo a Roma sulla morte di un uomo di 38 anni, investito e ucciso sulla Togliatti. La vittima è stata travolta praticamente in piena notte quando erano da poco passate le 5.30 del 12 agosto scorso. Nel corso delle indagini, avviate come da prassi in questo caso, è emerso però un particolare inquietante: stando ai rilievi effettuati sul posto e a margine degli accertamenti operati da parte della Polizia Locale di Roma Capitale, sembrerebbe infatti che il pedone non stesse attraversando ‘semplicemente’ la strada (come di solito si riscontra nei sinistri, anche gravi, di questo genere) ma che piuttosto stesse scappando da qualcuno.
Il giallo dell’investimento sulla Togliatti
Ma andiamo con ordine. Sono le 5.30 del 12 agosto 2023, la notte tra sabato e domenica. L’allarme viene lanciato a seguito dell’investimento di un pedone lungo la Via Palmiro Togliatti; a centrarlo in pieno una Ford Fiesta che però, sembrerebbe, non avrebbe fatto in tempo a vederlo in mezzo alla carreggiata. Secondo una ricostruzione il pedone, come detto in apertura, non stava allora attraversando la strada con un’andatura che potremmo definire normale, bensì stava correndo. Chiaramente si tratta di un’ipotesi – tra le altre al vaglio – sulla quale sono al lavoro i caschi bianchi del V Gruppo Casilino chiamati a far luce sull’accaduto.
La fuga dopo un’aggressione?
Ad ogni modo, sempre seguendo questa linea investigativa la vittima – che in realtà, è opportuno sottolineare, non è morta sul colpo bensì in Ospedale dove era giunta in codice rosso – sembrerebbe che stesse scappando da qualcuno, forse per sottrarsi ad un tentativo di aggressione. Poi, all’altezza di Via dei Sesami, nel quartiere Centocelle, l’impatto con l’auto. E anche l’orario, del resto, chiaramente contribuisce ad alimentare i sospetti.
Insomma, un quadro che, chiaramente, qualora fosse confermato, cambierebbe lo scenario di quello che viceversa inizialmente era stato classificato come l’ennesimo dramma avvenuto sulle strade di Roma. Ma che forse, in realtà, nasconderebbe qualcos’altro. Le indagini intanto, sulle quali resta il massimo riserbo da parte delle forze dell’ordine, proseguono.