Home » News Roma » Roma: torture, maltrattamenti e violenza sessuale nel Centro di Educazione Motoria

Roma: torture, maltrattamenti e violenza sessuale nel Centro di Educazione Motoria

Pubblicato il
carabinieri

Torture e maltrattamenti nei confronti dei pazienti di un centro di educazione motoria. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, a dare esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari.

carabinieri
I Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza a carico di 10 operatori socio-sanitari – ilcorrieredellacitta.com

Cinque sono gravemente indiziati del reato di tortura (613 bis c.p.) e gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia (art. 572 c. 2 c.p.), reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. Per uno degli indagati è stato inoltre ipotizzato il reato di violenza sessuale (art. 609 bis) in quanto in una circostanza è gravemente indiziato di avere palpeggiato un paziente.

Violenze ai danni di due pazienti

In particolare, gli operatori socio sanitari, operanti presso il Centro di Educazione Motoria (C.E.M.) gestito dalla Croce Rossa Italiana, sarebbero indiziati di aver inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche.

Le ecchimosi su un ospite hanno innescato le indagini

Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, traggono origine proprio dalla denuncia presentata ai Carabinieri dai vertici della Croce Rossa capitolina nell’aprile 2023, con la quale veniva segnalato che un utente della struttura presentava una vistosa ecchimosi al volto compatibile con delle percosse.

Le indagini

Le indagini dei Carabinieri di via In Selci, specializzati nella trattazione dei reati ai danni delle vittime vulnerabili, sono state condotte dall’aprile al novembre 2023 attraverso articolate attività tecniche, acquisizioni documentali ed escussioni testimoniali, che hanno consentito agli organi inquirenti di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e di accertare costanti maltrattamenti e condotte vessatorie nei confronti di due pazienti ricoverati presso la struttura sanitaria. 

carabinieri
Carabinieri del reperto Operativo di Roma – ilcorrieredellacitta.com

Il Pm ha definito la struttura: ‘una galleria degli orrori’

Come riportato nell’ordinanza del G.I.P. “le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con ‘una galleria degli orrori’, fornisce la “misura” dell’indole di ciascuno degli indagati, che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette”.

Si precisa lo stato del procedimento penale è tuttora nella fase delle indagini preliminari, pertanto gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale condanna definitiva.

Impostazioni privacy