Appena timbrato eppure già scaduto. Un timbro piuttosto bizzarro, e che gli ha sicuramente strappato un sorriso, quello che un utente si è visto restituire dall’obliteratrice nel momento in cui vi ha inserito il ticket per usare i mezzi pubblici. La buffa data riportata risaliva alla bellezza di trentuno anni fa, ovvero al 1992. Il viaggio dell’utente sui mezzi pubblici capitolini avrebbe infatti dovuto concludersi intorno alle 6 del 10 febbraio del 1992.
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Il salto temporale della macchinetta obliteratrice capitolina
Ora, se la circostanza non manca di generare qualche sorriso, l’utente sarebbe potuto anche incorrere in una multa in quanto il biglietto così obliterato sul bus non sarebbe risultato valido ad un controllo delle autorità preposte o ad un successivo passaggio al tornello di una stazione della metro. Tuttavia, quello cui si è andati incontro ha tutta l’aria di essere un paradosso difficile da risolvere in quanto, lo stesso biglietto prima di essere comperato dal viaggiatore era stato stampato il primo dicembre scorso e dunque, tre decenni dopo la presunta scadenza. Lungi dalla presenza di tali salti temporali, degni di un ben sceneggiato film di fantascienza, si è ovviamente trattato di un guasto. Segnalati i fatti, Atac ha subito provveduto alla riparazione della macchinetta obliteratrice malfunzionante.
Il guasto
Riparata l’obliteratrice malfunzionante, il gusto è stato rinvenuto proprio nell’orologio interno del dispositivo che si era starato, causando l’errata timbratura. Anche se il caso è stato episodico, come detto, non sarebbe stato esente da problematiche. Tuttavia, non è la prima volta che si verifica una cosa simile nel traporto pubblico capitolino. Infatti, un anno fa una ragazza quando ha timbrato il biglietto per salire sul tram 8 si è trovata la seguente scritta: 10 gennaio 1992, anno che pare evidentemente molto caro alla macchinette validatrici di Roma.
Immagine di repertorio
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