Emergono importanti sviluppi circa quanto accaduto ieri a Roma nel IX Municipio dove tra i residenti era scattato l’allarme per alcuni movimenti “sospetti” in un terreno situato lungo la Via Ardeatina. Sin dal mattino infatti preoccupazione era emersa tra la popolazione considerando il via vai di persone rom dall’area e l’avvio nel giro di poco tempo di alcune costruzioni in legno. Ebbene, oggi sono emerse alcune novità.
Il tam tam sui social nel IX Municipio: «E’ un nuovo campo rom»
Del resto sui social la notizia di quella che sembrava la realizzazione di un campo rom è subito rimbalzata ovunque. Il terreno in questione, come vi abbiamo spiegato ieri per primi, è situato sulla Via Ardeatina in corrispondenza di Via di Porta Medaglia, in zona Falcognana, a due passi da Castel di Leva e dalla ferrovia Roma-Pomezia. Ad ogni modo, non appena diffusasi la notizia, gli abitanti della zona hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine per capire cosa stesse succedendo. Sul posto è arrivata quindi la Polizia Locale.
Rom costruiscono su un terreno sull’Ardeatina, sequestrato dalla Polizia Locale
I caschi bianchi, giunti sul posto, hanno identificato quattro persone di origini bosniache che sono state invitate ad allontanarsi in attesa di capire la situazione. Del resto nell’area erano già arrivati diversi furgoni e scaricati diversi materiali, tra cui assi di legno con le quali realizzare delle abitazioni con tutta probabilità, e gettata a terra della ghiaia. Per tale motivo la Polizia Locale ha proceduto a mettere sotto sequestro il terreno.
Area donata ma sottoposta a vincolo: i sigilli restano
Ma perché i rom si stavano stabilendo proprio sul quel terreno? Sempre ieri si era sparsa la voce che l‘area fosse stata donata ai rom dalla Chiesa, ipotesi inizialmente smentita ma che invece, a seguito degli accertamenti disposti, si è rivelata fondata. Per la precisione e dovere di cronaca il terreno, un’area di 1.200 mq complessivi, risulterebbe effettivamente donato a queste persone da parte di una fondazione religiosa.
Ma essendo una zona sottoposta a vincolo paesaggistico non può chiaramente essere oggetto di costruzioni o interventi simili a quelli riscontrati ieri. Un aspetto quest’ultimo ribadito anche dall’Assessore del IX Municipio Lepidini che insieme alla Presidente Di Salvo si è attivato per capire cosa stesse accadendo. Ad ogni modo, in virtù di quanto stava accadendo, il Magistrato ha disposto per ora il sequestro dell’area che dunque resterà interdetta.