Roma, si conclude l’occupazione degli studenti del Liceo Tasso. Il collettivo è riuscito a ottenere un colloquio con le istituzioni.
Tutti a casa, si parlerà e molto. Questa la promessa dei rappresentanti degli studenti e dei collettivi che lasciano il liceo Tasso. Dopo alcune settimane di mobilitazione termina l’occupazione organizzata nell’arco di 7 giorni: “Finiamo prima di quanto ci eravamo prefissati – sottolineano gli studenti – per una scelta precisa di responsabilità”. Serve una controparte, però, qualcosa che faccia dire a chi era coinvolto (9 nello specifico gli istituti occupati a Roma) di non aver lottato invano.
Liceo Tasso, termina l’occupazione. Gli studenti: “Vogliamo essere ascoltati”
Sì, perchè quella degli studenti è una battaglia: chiedono una scuola maggiormente inclusiva e al passo con i tempi. Presto un tavolo di confronto con le istituzioni: “La nostra trattativa – proseguono gli studenti all’ANSA – con le istituzioni nel corso di questi giorni prevede l’avvio di un tavolo di confronto che sarà un passo avanti rispetto alle nostre azioni. Chi di dovere sa benissimo quali sono le nostre esigenze. Siamo fiduciosi che le istituzioni manterranno l’impegno e attendiamo di sapere tempi e modalità per un confronto costruttivo che eviti il ricorso a forme di protesta studentesca”.
Parole chiare che mettono al centro la dignità e il rispetto di studenti che non si sentono più rappresentati dal modello di istruzione vigente. Una delle principali proteste è stata, infatti, quella di essere poco ascoltati. Il disagio giovanile comincia, spesso, dalle scuole superiori e si propaga all’Università. I tempi stanno cambiando, anche fra i banchi di scuola. Le occupazioni di questo periodo mostrano un segnale molto più simile a una richiesta d’aiuto. Il punto è capire se – e quando – le istituzioni la accoglieranno.