Strutture ricettive nel mirino della Polizia di Stato, per verificare il rispetto della normativa sulle strutture alloggiative e sui bed and breakfast e per accertare che i titolari comunichino costantemente, all’Autorità di Pubblica Sicurezza, i loro ospiti. Accertamenti, nel corso dei quali i poliziotti su disposizione del Questore, hanno eseguito sospensione della licenza per tre strutture.
Negli ultimi sei mesi la Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Roma ha controllato oltre 40 strutture ricettive, per lo più nelle zone centrali ed adiacenti alla stazione Termini, per le quali sono state elevate sanzioni amministrative per circa 130.000 euro (pagamento in misura ridotta), ha denunciato 14 titolari per la mancata comunicazione degli alloggiati, in più casi, anche per aver falsamente attestato il periodo di permanenza degli alloggiati all’interno delle strutture e sono stati emessi, da parte del Questore di Roma, ordini di cessazione dell’attività abusivamente intrapresa nei confronti di 15 attività ricettive e ordini di sospensione dell’attività per 8 strutture ricettive.
Licenza sospesa
Il Questore di Roma, a seguito di recenti controlli, ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza, in base all’articolo 100 del TULPS (Testo unico di pubblica sicurezza), a carico dei titolari di due strutture ricettive site rispettivamente in via delle Muratte e in via Carlo Emanuele I.
Gestore denunciato
Nello specifico, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno accertato che il titolare di una delle strutture ricettive composta da 4 stanze, in via delle Muratte, aveva attivato la gestione unitaria di tipo “albergo”, di fatto priva delle previste autorizzazioni e non aveva provveduto ad effettuare la prevista comunicazione sul portale “Web Alloggiati”; pertanto è stato denunciato.
Affitta stanze, invece che l’appartamento
Mentre, nella seconda struttura, in via Carlo Emanuele I, gli agenti hanno appurato che il titolare aveva affittato le stanze singolarmente e non come intero appartamento, come previsto dalla normativa vigente, e non aveva comunicato i nominativi degli ospiti sul portale “Web Alloggiati”; per tal motivo, il titolare, attualmente detenuto a seguito di sentenza per un cumulo pene da espiare fino al 17 giugno 2025, è stato sanzionato per oltre 6600 euro. Inoltre, gli accertamenti effettuati hanno permesso agli agenti di accertare che l’appartamento era precedentemente autorizzato come “affittacamere”, licenza che però era stata revocata dal Dipartimento del Turismo del Comune di Roma.
Infine, in una terza struttura, sita in via Cairoli, i poliziotti hanno accertato che il titolare non aveva provveduto ad effettuare la prevista comunicazione sul portale “Web Alloggiati”; anche in questo caso, il soggetto è stato denunciato.
La Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale ha avviato un’istruttoria al termine della quale il Questore, applicando l’articolo 100 del testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, ha emesso il provvedimento di sospensione della licenza.
Gli agenti dei commissariati Trevi ed Esquilino hanno notificato i provvedimenti e, come previsto dalla normativa, hanno affisso all’ingresso dei locali il cartello con la dicitura “Chiuso con provvedimento del Questore”.