Ha fatto causa alla scuola che non gli ha pagato due anni di stipendi. Il prof che ha portato l’istituto scolastico romano davanti al giudice perché moroso, avrebbe anche vito la causa se non fosse che ha scoperto, in seguito al pronunciamento della magistratura, che la società che doveva versargli lo stipendio era un’altra da quella che gestisce la scuola. Il docente è rimasto. quindi, con un pugno di mosche.
Cosa è successo
La vicenda si consuma tra il 2018 e il 2020 quando il professore viene assunto da un liceo classico, scientifico e linguistico di Roma come insegnante di storia e filosofia. Firma due contratti a tempo determinato, come specifica Il Messaggero, il secondo con scadenza a giugno 2020. Con l’arrivo del Covid, però l’istituto scolastico mette in cassa integrazione alcuni suoi docenti e riduce loro l’attività scolastica del 50 per cento. Anche lo stipendio, quindi doveva essere corrisposto al 50 per cento peccato che il docente di storia e filosofia non lo abbia percepito così come non gli sarebbe stato corrisposto il trattamento di fine rapporto. Per un credito di oltre 8mila euro.
Il giudice accerta il diritto del prof di ricevere oltre 8mila euro
E davanti al giudice è stato accertato che la scuola aveva un debito con il prof e ha pronunciato sentenza di condanna al pagamento delle somme dovuto, disponendo in seguito anche il pignoramento delle somme. Fatto sta che il docente non ha potuto procedere al pignoramento perché non è l’istituto scolastico portato in giudizio a gestire le somme dovute all’insegnante. La Gestione spetta a un’altra società. È così che il prof di storia e filosofia si è ritrovato ad aver vinto la causa per la corresponsione di oltre 8mila euro, ma non li ha potuti percepire. Come si dice in questi casi per il prof oltre il danno c’è stata… la beffa.
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