Aveva detto di essere totalmente cieco, di non vedere nulla. Ma in realtà lui, un 85enne romano, avrebbe fatto delle lunghe passeggiate nel suo quartiere, a San Giovanni, e avrebbe addirittura attraversato la strada, in punti pericolosi, come se nulla fosse. Con disinvoltura e non certo con difficoltà. Un campanello d’allarme che ha fatto scattare le indagini perché nel 2013 l’uomo è stato sorpreso dai Carabinieri, proprio mentre camminava per la strada in assoluta tranquillità. Una camminata, secondo gli investigatori, troppo sciolta e naturale per essere un non vedente.
‘Io sono cieco’, ma non è vero. E truffa tutti
L’uomo avrebbe fatto finta di essere cieco assoluto, quando in realtà era solo parziale. L’obiettivo? Truffare e ottenere un’indennità mensile più alta.
Come riporta Il Messaggero, infatti, l’85enne dal 2005 a marzo 2016 avrebbe intascato poco più di 81 mila euro, senza che gli spettasse quella cifra. E ora il pm Raimondo Orrù ha chiesto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, con il beneficio della pena sospesa solo se l’anziano risarcirà l’INPS, che è parte civile nel processo.
Truffa aggravata
L’uomo dovrebbe rispondere di truffa aggravata perché avrebbe intascato un profitto ingiusto, che a lui non spettava, ai danni dell’INPS causando un danno di ‘rilevante entità’. Ente di previdenza che, tra l’altro, nel 2014 avrebbe negato la cecità assoluta dell’uomo.
In aula, spiega il quotidiano romano, l’avvocato Alessia Parisella ha dichiarato: “Per i periti del giudice civile ha un minimo di residuo visivo che è riconosciuto nella cecità assoluta e che consente di muoversi in autonomia nei luoghi di residenza”. Ora bisognerà aspettare la sentenza del 7 luglio e capire cosa succederà al ‘furbetto’, a quello che avrebbe fatto finta di essere totalmente cieco. E a quello che sarebbe stato scoperto per le sue passeggiate disinvolte, per quegli attraversamenti ‘naturali’ in punti rischiosi senza difficoltà.