Da Monte Mario a San Giovanni, da Cinecittà a Spinaceto e all’Eur, passando per il centro. Non c’è quartiere che che si salvi. I rifiuti a Roma ormai sono diventati la costante che caratterizza le passeggiate di cittadini e turisti. A lamentarsene sono tutti, ma ad essere furiosi sono – giustamente – i residenti, che pagano la tassa per un servizio di raccolta di certo non all’altezza delle aspettative.
Con il caldo, poi, la situazione non riguarda solo il decoro urbano, aspetto di certo non trascurabile, ma anche quello ancora più importante della sanità pubblica: gli scarti di cibo si deteriorano in minor tempo, gli “olezzi” invadono strade e piazze, attirando maggiormente ogni tipo di animale, dai roditori ai gabbiani, spesso visti combattere tra loro in lotte all’ultimo sangue.
Strade sporche ovunque
Sui social negli ultimi giorni l’allarme è dilagato ovunque, rimbalzato di quartiere in quartiere. Le segnalazioni arrivano da tutti i quadranti della città. “Ho chiamato il numero verde 060606 per segnalare i rifiuti in strada in Via Achille Mauri, a Monte Mario – scrive Paola – mi hanno fatto parlare con un operatore Ama, a cui ho fatto il reclamo, ma dicono che la stessa situazione c’è in tutta Roma”.
Ma c’è chi non concorda. Alcune strade, infatti, sembrano essere più pulite di altre. “Non è vero che la situazione sia così in tutta Roma – fa notare Cristiana – Io vivo 100 metri più giù e non è così (lo è stato per anni invece in passato), un po’ l’inizio di Cortina d’Ampezzo è così (per via degli esercenti), i quartieri di Roma Sud non sono ridotti così, in centro non è così. E Trastevere, Nomentano, Bologna, Africano o Parioli, non sono così”.
Eppure le parole di Cristiana sono smentite dalle immagini che arrivano sia dal centro città – a partire dall’Esquilino, San Giovanni e da Trastevere – che dai quartieri a sud o a Est della Capitale, come Cinecittà o Don Bosco, ma anche da Spinaceto. Foto scattate nelle ultime ore, in contemporanea a quelle di Monte Mario. Per non parlare del VI Municipio, dove i rifiuti in strada sono ormai una costante, come documentiamo quasi quotidianamente, tra ritrovamenti di nuove discariche a cielo aperto e cassonetti trasbordanti di rifiuti.
Raccolta porta a porta semibloccata
Da giorni la raccolta porta a porta non funziona come dovrebbe. E questo comporta che, nei condomini, i sacchi non vengono ritirati. La causa è imputabile a guasti di alcuni mezzi, tra cui alle macchine madri, quelle che portano i rifiuti agli impianti per lo smaltimento. Questo comporta che in molti, per non buttare più i rifiuti di casa sotto al portone ormai colmo e non respirare la puzza, prende il suo sacchetto, lo carica in auto e lo getta nel primo cassonetto che incontra lungo la strada.
Anche se l’Ama, consapevole del disservizio e di quanto i cittadini fanno in “autodifesa”, cerca di rimediare, la situazione non migliora, anzi. I rifiuti continuano ad accumularsi in strada, insieme a quelli di chi non ha il servizio porta a porta.
San Pietro e Paolo, la paura del lungo ponte
Il timore dei romani adesso è rappresentato dal 29 giugno, giorno di San Pietro e Paolo, festa patronale di Roma. Sarà l’inizio di un lunghissimo ponte: con un solo giorno di ferie, infatti, si potrà godere di 4 giorni di vacanza e saranno moltissimi i turisti che invaderanno la città. Di contro, potrebbero essere tanti gli operatori Ama “fuori servizio”. Queste due combinazioni, unite ai problemi già esistenti di raccolta e smaltimento già esistenti nei giorni “normali”, non fanno che aumentare i timori di un’emergenza rifiuti ormai alle porte.
Questo quando, da parte del sindaco capitolino Roberto Gualtieri, si nota un “miglioramento del servizio”, anche se “non come le aspettative previste”. In realtà la città si mostra sotto uno dei suoi peggiori aspetti, sporca e inguardabile e, al momento, senza buone prospettive. Del decantato quanto contestato inceneritore – nel caso si costruisca, viste le polemiche e gli altissimi costi (in gran parte evitabili, se si fossero adottati altri criteri, a partire dalla scelta del terreno).