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Roma, si sente male a San Pietro: ma è senza voce, né documenti, l’incredibile disavventura di un turista

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Polizia - 81enne ha un malore mentre visita la cupola di san pietro

Sono stati momenti di grande apprensione ieri per le sorti di un turista 81enne in visita alla Cupola di San Pietro. L’anziano ha avuto un malore, a causa del quale ha persino perso l’uso della parola. I soccorsi per l’uomo sono stati celeri. L’uomo è stato trasportato velocemente prima all’ospedale Santo Spirito, poi al San Camillo, dove si trova tuttora ricoverato, per essere sottoposto alle cure del caso.  anche se nessuno conosceva il suo nome ed è risultato sprovvisto di documenti.

La difficile identificazione del turista 81enne

L’identificazione dell81enne è stata difficile per la Polizia. Gli agenti del Commissariato Monteverde hanno dovuto faticare non poco per dare un nome all’anziano turista che è riuscito a scrivere su un pezzo di carta solo la sua città di origine, in Austria. A seguire sono state avviate indagini capillari. I poliziotti hanno sentito l’ispettorato del Vaticano e anche la gendarmeria per visionare il nome degli ospiti della giornata. Un tentativo che, purtroppo, non si è rivelato risolutivo. È stato poi il soccorso sanitario della Città del Vaticano che ha dato le generalità dell’81enne austriaco. Un accertamento sugli alberghi della Capitale ha consentito di rintracciare l’agenzia turistica che aveva organizzato il viaggio.

Le complicate indagini della Polizia che hanno portato a dare un nome all’anziano

Ma l’impegno degli agenti del Commissariato Monteverde per l’anziano non è terminato qui. Hanno, infatti, anche contattato il Consolato austriaco perché. una volta in possesso delle generalità dell’uomo, potessero rintracciare i familiari e dare loro comunicazione che l’uomo si trova ricoverato al San Camillo di Roma, per quanto non sembra che le sue condizioni, almeno per il momento, destino preoccupazioni. I familiari, informati dell’accaduto, potranno decidere di raggiungere il proprio congiunto a Roma per stargli accanto in questo momento di difficoltà.  Tutto grazie al lavoro certosino svolto dagli investigatori di Polizia.

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