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Roma. Si fingeva carabiniere e poliziotto, la casa era piena di divise: nei guai ex Guardia Giurata

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viaggiava con divise delle forze dell'ordine in auto

È stato fermato per un controllo e in auto aveva un tesserino da maresciallo, divise di varie Forze dell’Ordine, paletta, lampeggiante e alcune cartucce di pistola.

polizia albano
In auto con divise delle forze dell’ordine, una paletta e un lampeggiante – foto repertorio – (ilcorrieredellacitta.com)

Un servizio sulle strade di Labaro, a Roma, nel pomeriggio di ieri mercoledì 3 luglio, ha portato gli agenti del Commissariato Flaminio a imbattersi in un 48enne in possesso di ‘segni distintivi contraffatti’ e pertanto è stato arrestato.

Si presenta come ‘vigilante’, ma aveva perso il lavoro

Quando gli agenti hanno fermato l’utilitaria l’uomo è apparso, palesemente agitato. Poi, dopo un attimo di esitazione, ha consegnato ai poliziotti 2 dosi di cocaina ed ha mostrato loro un tesserino che lo qualificava come appartenente ad una società di vigilanza.

In casa aveva una pistola e altre divise di Polizia e Carabinieri

Gli agenti hanno subito investigato su quest’ultima circostanza scoprendo in poco tempo che l’uomo aveva perso da poco il posto da Guardia Particolare Giurata. Visto ciò i poliziotti sono andati nell’appartamento del 48enne per verificare la posizione dell’arma che lo stesso deteneva. La pistola era nascosta tra i cuscini di un divano ma nell’appartamento sono state trovate più cartucce di quelle denunciate; inoltre, sempre nell’appartamento in uso all’odierno indagato, sono state trovate varie divise complete della Polizia di Stato e dei Carabinieri; una paletta segnaletica, un lampeggiante e soprattutto un tesserino – completo di placca in metallo – da Maresciallo del Carabinieri con la foto del 48enne. 

Polizia di stato
Una volante della Polizia di Stato – (ilcorrieredellacitta.com)

Il 48enne è stato arrestato   

Al termine degli accertamenti l’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato del reato di possesso di segni distintivi contraffatti. La Procura ha poi chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma la convalida della misura pre-cautelare adottata dalla Polizia di Stato.  

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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