Ormai che nel cimitero di Prima Porta si ‘perdano’ i defunti non sembra sia una novità. Dopo l’episodio di qualche tempo fa di un uomo che è andato a prendere le ceneri della mamma e si è visto consegnare l’urna di un uomo, sono seguite tante segnalazioni da parte dei familiari dei defunti per salme inumate invece che cremate, ma anche defunti mutilati e finte cremazioni. Insomma sembra essersi scatenato il caos nel camposanto capitolino.
Sulle salme mutile indaga anche la Corte dei Conti
E solo per le salme fatte a pezzi si stima un danno di 500 mila euro, una cifra tanto alta da aver indotto anche la Corte dei Conti ad aprire un fascicolo di indagine. Ma i casi emersi sono diversi, sembra infatti che per il cimitero di Prima Porta ci siano una decina di procedimenti aperti davanti alla magistratura. Per le finte cremazioni sono stati chiesti dalla Procura romana cinque rinvii a giudizio. Ad essere finiti nel mirino della magistratura inquirente sono i titolari di 4 agenzie funebri accusate di truffa aggravata in quanto le salme non sarebbero state cremate, ma inumate.
Le storie di familiari truffati
Una indagine choc nella quale non solo i corpi scompaiono, ma soprattutto viene truffata la buona fede dei familiari dei defunti. Un’attività investigativa che è stata ripercorsa da Il Messaggero che ricorda anche il caso di una donna che aveva pagato in anticipo la cremazione del padre, 3.400 euro di spesa. Ma delle ceneri del papà che avrebbe voluto portare a casa se ne sono perse le tracce o meglio è scomparso il responsabile addetto alla cremazione. Un mistero…
Ma sono diverse le storie dei familiari dei defunti che pur avendo pagato non hanno ottenuto il servizio richiesto. Non in ultimo un uomo che avrebbe voluto spargere le ceneri del padre in mare. Ha pagato 3.500 euro ma dell’urna cineraria si sono perse le tracce così come del responsabile del servizio.
Roma, scambio di salme: gli consegnano l’urna di un uomo invece di quella della madre