Avrebbe dovuto accudirla, proteggerla, amarla. Niente di tutto questo. Quella che invece emerge dal racconto della diretta interessata è una storia fatta di violenze e di maltrattamenti. La vittima, in verità, si era recata al commissariato di Montemario per denunciare un altro episodio. Tuttavia gli agenti udendo il suo cognome le hanno iniziato a porre tutta una serie di domande familiari che evidenziavano come la presenza dei servizi sociali fosse, purtroppo, una costante nella vita e nella quotidianità della ragazza e della sua famiglia.
Mamma picchia la figlia, il racconto della vittima
A raccontare la storia è il quotidiano Repubblica. La ragazza, 18enne della Balduina, protagonista dei terribili fatti è stata ascoltata ieri a Piazzale Clodio davanti al giudice monocratico nell’ambito di un processo che vede la madre indagata per maltrattamenti in famiglia. Il procedimento è iniziato quattro anni fa quando la vittima, prima di quattro figli, era ancora minorenne. Vittima di violenza non era solo la figlia, l’ira della donna, una 40enne, si scagliava anche contro la nonna, come la giovane ha raccontato davanti al pubblico ministero e al difensore della madre: ‘Avevo il terrore delle sue reazioni. Metteva le mani addosso anche alla nonna’. Una volta mi aveva preparato una minestra che non mi piaceva ma che voleva mangiassi, la nonna le disse di non insistere e lei le ha tirato un bicchiere ferendola ad un orecchio’. Gli episodi di violenza non era sporadici.
Le violenze
La vittima ha anche raccontato di non essere potuta andare a scuola a casa di un occhio viola. Quella volta, siamo nel 2016, a causare l’ira della madre era stati alcuni scatti che la giovane aveva mandato su Instagram ad un ragazzo di 19 anni. Ma non solo. Tra gli episodi emersi ce n’è anche uno in cui la ragazza è stata puntata alla gola dalla madre quando quest’ultima aveva ricevuto una denuncia. O ancora, l’ira della madre non si è placata nemmeno durante il periodo del lock down quando avrebbe inveito contro la ragazza mentre era in videolezione: ‘Sei invidiosa del mio seno e del mio sedere’, le avrebbe detto.
Le domande della polizia
La vittima però non si era recata al commissariato per denunciare la madre, era li per raccontare agli agenti che un uomo alla fermata dell’autobus si stava masturbando mentre le aveva chiesto dove si trovasse una via. La polizia però quando ha udito il cognome della ragazza ha approfondito la sua identità con tutta una serie di domande, sintomo che quella famiglia era nota alle forze dell’ordine, nonché ai servizi sociali che, purtroppo, sono entrati nella loro vita molto presto.