Questa mattina, all’interno del cimitero monumentale del Verano, il Vice Questore Vicario della Questura di Roma, a nome del Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S, ha deposto un omaggio floreale sulla tomba del Sostituto Commissario Roberto Mancini, medaglia d’oro al valor civile alla memoria, deceduto il 30 aprile 2014.
Il Sostituto Commissario Roberto Mancini fu il primo ad indagare sui rifiuti tossici nel napoletano, anticipando quella che poi fu definita la “terra dei fuochi”. La sua importante attività, svolta insieme ad una squadra di colleghi, inizia nel 1994, nei territori di Caserta e Napoli, e conduce a significativi risultati investigativi relativi alla tematica dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Alla cerimonia erano presenti la mamma e il fratello di Roberto, gli altri familiari e numerosi colleghi che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
Il ricordo di Marco Doria
“Il 30 aprile del 2014 ci lasciava il sostituto commissario Roberto Mancini, poliziotto investigatore che ha dato la vita per combattere le ecomafie. Insieme alla sua squadra, fu tra i primi ad indagare sullo sversamento illegale di rifiuti speciali e tossici nei territori della Campania e sulle attività illegali della camorra. Proprio a causa dei frequenti sopralluoghi nella “Terra dei fuochi” contrasse una grave malattia che lo portò prematuramente alla morte”, ricorda Marco Doria, ex delegato all’Ambiente e ai rifiuti nel VI Municipio di Roma.
“Per il suo valoroso impegno è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Oggi vorrei ricordare questo SuperPoliziotto che si è battuto per primo cercando di sconfiggere le Ecomafie. In pochi lo ricorderanno, ed è per quelli come lui che io quotidianamente mi batto. Ringrazio ancora una volta la Polizia di Stato che quotidianamente mi assiste. Un forte abbraccio va alla famiglia del Sostituto Commissario Mancini”.