Riapre la metro nel centro storico di Roma, dopo la chiusura per dei guasti tecnici. Da ieri i treni hanno ripreso a fermarsi nelle stazioni di Barberini e Spagna (metro A), anche se per quest’ultima il servizio è attivo solo in uscita. Sulla stessa linea è ancora chiusa la fermata Repubblica, dopo l’incidente del 23 ottobre che ha visto il ferimento di diversi tifosi russi.
Verifiche su scale mobili e ascensori
Le due fermate centralissime della metro erano chiuse al pubblico per delle verifiche alle scale mobili. Gli impianti di Barberini avevano infatti subito un blocco già a inizio mese, facendo scattare la corsa alle verifiche su tutta la rete. La tragedia sfiorata a Repubblica non era un caso isolato, provocato dall’agitazione dei tifosi del CSKA Mosca, come era stato ipotizzato subito dopo l’incidente. Gli impianti di discesa e risalita soffrono per la scarsa manutenzione in tutta la rete metropolitana, mettendo a rischio l’incolumità di cittadini e turisti. A riprova della gravità della situazione, c’è l’elenco impressionante degli impianti non utilizzabili. Sulla Metro A si contano sulle dita di una mano le stazioni pienamente funzionanti: scale mobili o ascensori sono fuori servizio a Cornelia, Cipro, Flaminio, Spagna, Termini, Manzoni, Lucio Sestio, Porta Furba, Colli Albani, Re di Roma, Subaugusta e Furio Camillo. Anche la Metro B ha i suoi problemi, con impianti fermi a Laurentina, Magliana, Circo Massimo, Castro Pretorio, Pietralata, Ponte Mammolo, Libia e Conca d’Oro. Si salva la terza linea di Roma, di recente costruzione e in cui le scale mobili sono relativamente nuove. Questo elenco quasi infinito di chiusure è dovuto infatti ai controlli che i tecnici di Atac stanno effettuando, per evitare nuovi incidenti. Insomma, che non sia stata colpa dei russi ormai è chiaro.
Protestano i commercianti
Intanto i commercianti del centro protestano per i danni subiti dallo shopping natalizio. A chiudere per quattro giorni sono state infatti le due fermate a servizio di via del Corso e del “distretto del lusso” che gravita intorno a via Condotti. Inevitabile il caos tra i turisti, costretti ad affidarsi agli autobus sostitutivi o a farsi una lunga passeggiata da Piazza del Popolo. Secondo i commercianti, non aiuta l’orientamento adottato dall’amministrazione, che punisce le automobili più inquinanti. In realtà a Roma circolare con il mezzo privato è relativamente economico, facendo un confronto con le altre grandi città europee; ma è vero anche che chiudere la metropolitana in pieno centro costituisce un danno, economico e di immagine. Ora, a meno di dieci giorni dal Natale, sembra che la situazione stia lentamente tornando alla normalità. L’anno scorso c’era Spelacchio, quest’anno le scale mobili: le feste non sembrano proprio portare bene alla giunta Raggi.