Roma. Nonostante fossero stati insieme per cinque anni, nell’ultimo periodo qualcosa si era rotto, al punto tale che la donna aveva deciso di mettere fine alla loro relazione. Ma lui, un uomo di 51 anni, proprio non ci stava ed in preda alla rabbia, ma anche sotto l’influenza di stupefacenti, ha pensato bene di inoltrarle un video dove imbracciava un fucile recandosi poi sotto casa sua, nel quartiere Morena, dove avrebbe affisso dei cartelli mandandole poi un messaggio con la richiesta di 10mila euro. Interrogato martedì a Piazzale Clodio davanti al Gip, ora il 51enne è agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking e tentata estorsione.
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La relazione, le minacce e l’estorsione
La loro relazione è durata cinque anni e poi qualcosa si è rotto, così la donna ha deciso di mettere fine al legame. Credeva che l’uomo sarebbe stato capace di accettare la scelta ma così non è stato, infatti il 51enne non stava passando un periodo semplice, il padre è ricoverato e sta per morire, così ha la rottura con la donna si è caricata di una forte rabbia. È la sera del 22 settembre quando l’uomo dopo essere tornato dall’hospice dov’è ricoverato il padre e aver assunto sostanze stupefacenti, decide di girare un video e di mandarlo alla donna. Nel video, mandato su WhatsApp, l’uomo imbraccia un fucile — detenuto legalmente dal padre — e se avvicina al viso.
Ma non finisce qui. Qualche giorno dopo, il 26 settembre, avrebbe mandato alla ex un altro messaggio dove le chiedeva 10mila euro. Inoltre, come riportato dal Messaggero, l’uomo si sarebbe recato sotto casa sua dove avrebbe affisso dei cartelli per mettere in guardia i vicini: ‘State attenti alla sarta, non vi fidate’. Preoccupata anche per l’incolumità del figlio, avuto da una precedente relazione, la donna denuncia tutto alla Polizia e l’uomo viene arrestato.
L’interrogatorio davanti al Gip
Lo scorso martedì, durante l’interrogatorio davanti al Gip, l’uomo ha confermato di aver mandato alla donna il video con il fucile ma ha negato tutti gli altri episodi, compresa la tentata estorsione. Le versioni fornite dall’uomo e dalla donna in parte sono apparse contrastanti e per questo motivo per la donna verrà richiesta una nuova audizione. Durante l’interrogatorio l’avvocato della difesa ha avanzato la richiesta di sostituzione della misura degli arresti domiciliari che però non è stata accolta.
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