Un prete ha avvicinato una ragazza e, secondo il racconto reso dalla giovane agli investigatori, le avrebbe chiesto come si chiama il fondoschiena, toccandoglielo. È successo nelle prime ore del pomeriggio di ieri, come riporta La Repubblica, mentre la 27enne si trovava nel parco di Tor Tre Teste, a Roma Est a fare una passeggiata, quando è stata avvicinata dal religioso, un 34enne nigeriano che le avrebbe rivolto l’insolita domanda.
La giovane scappa e chiede aiuto alla Polizia che ha arrestato il prete
Un quesito e conseguente palpeggiamento, secondo il racconto della vittima, che avrebbero indotto quest’ultima ad allontanarsi spaventata. Poco distante avrebbe trovato una pattuglia della Polizia alla quale ha riferito l’accaduto. E gli agenti si sono precipitati in cerca del 34enne che hanno trovato poco distante e ammanettato con l’accusa di violenza sessuale.
Il 34enne è stato accompagnato davanti al giudice per essere giudicato con rito direttissimo e in quella sede ha scelto di fare dichiarazioni spontanee spiegando di non aver avuto cattive intenzioni, ma di aver rivolto la domanda alla ragazza che non avrebbe risposto, perché lui credeva che non parlasse italiano. Ma una volta che la 27enne si era allontanata, si era allontanato anche lui. Insomma, secondo il suo racconto, non aveva alcuna intenzione di molestare la giovane.
Il giudice rimette in libertà il prete perché manca la flagranza del reato
E il magistrato giudicante ha ritenuto, sulla base della ricostruzione fatta, che non sussistessero gli estremi per la convalida dell’arresto e ha anche rimesso in libertà il prete in quanto sarebbe mancata la flagranza del reato. Una posizione sulla quale si era manifestato concorde anche il pubblico ministero di udienza che, dal canto suo, però, aveva chiesto l’obbligo di firma. Sta di fatto che il 34enne è stato rimesso in libertà, ma che verrà rimpatriato a breve, visto che gli è stata respinta la domanda di asilo politico.
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