È stato condannato a due anni di reclusione il proprietario del vivaio in zona Giustiana, dove il 25enne maggio del 2019 è morto, travolto da un cancello di 6 metri, l’operaio 45enne di nazionalità romena, Florin Nastasa.
Il pronunciamento del giudice del Tribunale di Roma è arrivato a seguito delle prove raccolte dalla Procura della Repubblica capitolina nel corso delle indagini utili a ricostruire la dinamica dell’incidente, come riporta Il Corriere, grazie alle quali è stata constatata le condizioni precarie in cui versava il cancello, in quanto non sarebbe stato mai sottoposto ad adeguata manutenzione.
Le testimonianze che hanno aggravato la posizione dell’indagato
Ad aggravare il castello accusatorio formulato dalla pubblica accusa sarebbero subentrate anche diverse testimonianze che hanno riportato come fosse noto che quel cancello era malfunzionante e che altri incidenti si erano verificati prima del tragico evento nel quale è morto il 45enne.
L’operaio deceduto lavorava in nero
Nel corso del procedimento è stato anche appurato che l’operaio lavorava nel vivaio da dieci anni, ma completamente in nero. Vi svolgeva attività di tuttofare, seppure in un primo momento il proprietario ha negato di conoscerlo. A confermare che Florin Nastasa era un operaio in servizio presso quella struttura, il ritrovamento di effetti personali del 45enne in un capanno situato all’interno del vivaio.
La denuncia dei familiari e la decisione del giudice
Successivamente al dramma, i familiari della vittima hanno sporto denuncia nei confronti del titolare dell’attività per chiedere giustizia. E il pronunciamento della magistratura capitolina ha pronunciato la condanna a carico del proprietario del vivaio.