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Roma, nasconde nella cabina della corrente elettrica 11 chili di hashish: arrestato 20enne

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20enne romano fermato con 11 chili di hashish

Una intuizione ha portato i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia diretti a un giovanissimo pusher che nascondeva in una cabina dell’Enel una busta della spazzatura piena di droga. Il 20enne romani è stato arrestato perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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I Carabinieri hanno pedinato l’auto nella quale viaggiava il 20enne – Repertorio (ilcorrieredellacitta.com)

Gli uomini dell’Arma della stazione de La Storta, nella sera del 21 febbraio scorso si trovavano in giro per controlli, quando sono stati incuriositi da un’auto che viaggiava in via Castelnoceto.

I sospetti sul giovane e il pedinamento

Un presentimento ha indotto i militari a pedinare quella vettura. L’hanno seguita a distanza per vedere il conducente cosa facesse. E alla guida della macchina c’era un ragazzo che, a un certo punto, ha parcheggiato ed è sceso, dirigendosi a piedi verso il retro di una cabina della corrente elettrica dove ha recuperato un sacco nero della spazzatura.

In un bustone della spazzatura il 20enne custodiva 11 chili di droga

La curiosità degli investigatori, a quel punto è cresciuta e hanno deciso di procedere a una perquisizione sul giovane e sul contenuto di quella busta. Pertanto mentre il 20enne stava rientrando nel veicolo, i Carabinieri lo hanno fermato per una verifica scoprendo che all’interno del sacco erano custoditi ben 115 panetti di hashish per un ammontare di circa 11 chilogrammi.

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La perquisizione ha fatto rinvenire 11 chili di hashish – (ilcorrieredellacitta.com)

L’udienza di convalida

Gli accertamenti dei Carabinieri sono tuttora in corso, ma verosimilmente il grosso quantitativo era pronto per essere destinato allo spaccio al dettaglio sulla piazza di Casalotti per un guadagno stimato di oltre 50mila euro. Per il giovane pusher sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio ed è dovuto comparire davanti al giudice del Tribunale di Roma che si è pronunciato con la convalida dell’arresto.

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