Stava camminando in piazza di Spagna quando è stata morsa a un braccio da un cavallo di una botticella. Protagonista della disavventura una donna che a causa del morso ha riportato un’ecchimosi al braccio sinistro con una prognosi di 7 giorni. Sulla vicenda è prontamente intervenuta l’Oipa che combatte da tempo contro le botticelle.
L’Oipa: ‘E’ riconducibile allo stress dei cavalli’
L’Organizzazione internazionale protezione animali, da tempo impegnata nella battaglia per l’abolizione di tutti i veicoli a trazione animale, fa notare come “questo episodio sia riconducibile allo stress che i cavalli delle botticelle subiscono ogni giorno nel loro lavoro sulle caotiche strade del centro storico di Roma, sotto il sole o sotto la pioggia, rischiando continuamente infortuni. Non sono pochi purtroppo gli incidenti che hanno causato la morte o lesioni ai cavalli delle carrozze ed è per questo che ne chiediamo il divieto di circolazione. Anche il trattamento quotidiano di questi animali ci preoccupa, poiché è difficile verificare se i cavalli siano sovraccaricati di lavoro e se abbiano riposo e cure adeguate”.
L’invito al Ministro Salvini: ‘Basta alle botticelle’
L’Oipa, evidenziando come “in tali casi il vetturino possa essere ritenuto responsabile a livello civile e penale per le lesioni riportate dalla donna”, invita il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a “dare seguito alla volontà della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che non vuole più vedere poveri cavalli costretti a trainare carrozze in strada, a qualsiasi ora, con qualsiasi tempo e con qualsiasi temperatura”.
‘Le amministrazioni locali non possono abolirle’
“In Italia sono ormai poche decine i titolari di licenze in città come Roma, Firenze, Palermo, Messina e Pisa”, fa notare l’Oipa “tuttavia le Amministrazioni locali, senza una previsione nazionale, non possono abolirle. Lo testimonia la vicenda di Roma, dove la delibera d’iniziativa popolare per l’abolizione delle ‘botticelle’ e la loro riconversione, firmata da circa 10 mila cittadini, nel 2018 non passò per i pareri contrari dei Dipartimenti Ambiente e Mobilità poiché ritenuta in contrasto con la normativa nazionale (legge n. 21/1992).
La riconversione di tali licenze in licenze taxi non solo sarebbe opportuna dal punto di vista etico, sottolinea l’associazione, ma rappresenterebbe un segnale di sensibilità ecologica laddove si passasse alla trazione elettrica, così come è stato fatto nella Reggia di Caserta dove, dopo la morte tragica di un cavallo nell’agosto del 2020 per fatica e caldo, si è deciso di adottare per il trasporto dei turisti una flottiglia di golfcar”.