Messaggi e telefonate minacciose, un incubo durato ben cinque anni. Una storia come purtroppo tante altre, una donna finita nel mirino dell’ex perché non si rassegnava alla fine della loro relazione. Poi la decisione di denunciare tutto ai Carabinieri.
Sono stati i Militari della Stazione di Roma San Sebastiano ad eseguire un’ordinanza che ha disposto la misura degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Roma, nei confronti di un 29enne romano, gravemente indiziato del reato di atti persecutori. Anni di vessazioni che, alla fine, la vittima si è decisa a raccontare.
La vicenda
Le indagini sono partite quando l’11 agosto scorso si è presentata presso la caserma dei Carabinieri una donna per denunciare l’uomo, accusandolo di atti persecutori avvenuti tra il 2017 e il maggio 2023, poiché non accettava la fine della loro relazione. Un incubo andato avanti per anni cui la vittima non riusciva più a far fronte. I gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico dell’uomo durante le indagini, tra cui vari messaggi dal contenuto minaccioso inviati alla ragazza e le svariate telefonate ricevute, tali da ingenerare un perdurato stato d’ansia alla vittima, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere e ottenere l’ordinanza che dispone la misura cautelare, a firma del Gip del Tribunale di Roma.
Trovata anche della droga nella sua abitazione
I Carabinieri (della Stazione di Roma San Sebastiano, ndr) una volta giunti presso la casa dell’indagato per notificargli il provvedimento cautelare, hanno rinvenuto e sequestrato anche due piante di marijuana e attrezzatura idonea alla coltivazione di sostanza stupefacente in casa. Per questo motivo il 29enne è stato così anche denunciato proprio per la coltivazione di sostanze stupefacenti.