Roma è tristemente nota per le guerre tra bande rivali, gang che si contendono le piazze dello spaccio. E il sequestro e le torture inferte a un 21enne italiano, potevano ricondurre a storie già note, invece, si è trattato di una vendetta d’amore che s’è consumata al Quarticciolo il 21 aprile scorso.
La vendetta per essere stato lasciato
Un 23enne tunisino decide di vendicarsi: la fidanzata lo aveva lasciato per stare con la vittima del sequestro. Per questo motivo il nordafricano predispone un piano per fargliela pagare. Organizza, perciò, un commando, come riporta Il Messaggero, composto da quattro giovani che raggiungono la vittima predestinata in una pizzeria. Il 21enne capisce subito di essere nei guai e cerca di scappare, ma viene accerchiato e bloccato. Per lui non ci sono vie di fuga.
Rinchiuso e denudato
A un certo punto arriva un’auto sulla quale il giovane viene fatto salire con la forza. Un breve tragitto in macchina dalla quale viene, poi, fatto scendere e costretto a camminare a piedi per oltre un chilometro, fino a raggiungere un edificio in costruzione. Qui viene rinchiuso in una stanza e fatto denudare. È solo l’inizio dell’incubo che il 21enne sta per vivere.
Le bastonate e le umiliazioni
In quella stanza viene raggiunto dal suo rivale in amore, il 23enne tunisino, che inizia a colpirlo con un bastone, a umiliarlo a deriderlo. Torture che vanno avanti per un po’, finchè il 23enne non compone il numero della sua ex alla quale comunica quanto è successo e la invita ad andare a prendere il suo fidanzato in strada, dove lo avrebbero abbandonato poco dopo, ricordandole di portargli dei vestiti: ‘E’ nudo’.
L’intervento della Polizia, le indagini e le misure
La ragazza non perde tempo e chiede aiuto alla Polizia, insieme alla quale raggiunge il Quarticciolo dove il 21enne è stato effettivamente lasciato. Immediate le indagini degli investigatori che ci hanno messo poco a chiudere il cerchio sul 23enne tunisino e sui suoi sodali. Per un 20enne, un 21enne e un 23enne è scattato il divieto di avvicinamento alla ragazza e alla vittima; mentre per il 23enne l’arresto ai domiciliari per lesioni e rapina.