Prevenzione patrimoniale e sequestro dei beni nei confronti di David Cittadini, un uomo classe 1972, ritenuto socialmente pericoloso perché condannato per reiterati fatti di narcotraffico. Così, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, alla fine delle indagini patrimoniali e bancarie, svolte dal Nucleo Investigativo di via In Selci con il coordinamento della Procura della Repubblica capitolina – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione al Decreto di sequestro dei beni, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione “Misure di Prevenzione”. Questo provvedimento ha lo scopo di contrastare le associazioni criminali con l’aggressione dei loro patrimoni, che sono stati nel tempo illecitamente accumulati. Le attività investigative hanno consentito di ricostruire e individuare parte dei beni illeciti dell’uomo.
Beni illeciti di David Cittadini
Le attività investigative hanno consentito di ricostruire e individuare parte dei beni illeciti dell’uomo. Tra questi, un appartamento, nella disponibilità materiale della figlia del proposto, del valore di circa 500.000,00 euro; un conto corrente bancario, della capienza di circa 400.000,00 euro e una cassetta di sicurezza, con 4 orologi di marca Rolex di ingente valore. D’altra parte, il valore dei beni sottoposto a sequestro è complessivamente stimato in circa 1 milione di euro.
Chi è David Cittadini
David Cittadini, dopo ben 16 anni di latitanza, era stato tratto in arresto il 26 maggio dello scorso anno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’uomo, ritenuto pericoloso, doveva scontare una pena di13 anni e 4 mesi di reclusione.
I Carabinieri, in previsione del compleanno della figlia, si erano appostati per giorni davanti all’abitazione della madre dell’uomo, che si trova nel quartiere Tuscolano della Capitale. Qui hanno notato un soggetto muoversi con fare sospettoso, entrare velocemente all’interno dell’edificio e così i militari avevano pensato bene di fare irruzione in casa. Il latitante è stato sorpreso mentre tentava di nascondersi nella camera da letto. Senza riuscirsi. Oggi il sequestro dei suoi beni accumulati in maniera illecita.