Roma. La dimostrazione da parte degli attivisti del Movimento per il diritto all’abitare è iniziata questa mattina presto quando un gruppo di manifestanti, unitamente ad altri cittadini stranieri, ha pensato bene di occupare un edificio in via Tiburtina 967, in zona Rebibbia. Occupazione che è andata avanti fino a poco fa e che ha reso necessario anche la chiusura della strada. Una volta fatto scattare l’allarme, sul posto sono giunte le pattuglie della polizia di stato e gli agenti della polizia locale. Le operazioni di sgombero sono terminate da poco meno di un’ora.
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L’occupazione dell’ex scuola sulla Tiburtina
I fatti sono avvenuti questa mattina presso una vecchia sede del liceo Sibilla -Aleramo. Al momento il numero esatto di persone coinvolte nell’occupazione non è noto ma – come anticipato – oltre ai manifestanti del Movimento per il diritto all’abitare c’erano anche diverse persone di nazionalità straniera. La struttura era abbandonata da diverso tempo ed al suo interno erano ancora presenti diversi materiali di edilizia scolastica. La dimostrazione effettuata dagli occupanti serve a mettere l’accento sullo stato di emergenza abitativa che purtroppo nella Capitale interessa diverse migliaia di persone.
Chiusa la strada e lo sgombero
A seguito dei fatti, sono giunti sul posto gli agenti di polizia del commissariato di San Basilio e gli agenti della polizia locale del gruppo Tiburtino, nonché altri gruppi a supporto. Per consentire le operazioni di sgombero via Tiburtina è stata chiusa. In particolare, la chiusura vada Via Elena Brandizzi Gianni fino a a Via Casal De Pazzi direzione Roma. Diverse, inoltre, le persone che sono scese in strada. Presenti le pattuglie di Tiburtino, Nomentano, Casilino e Prenestino e gli agenti della Polizia di Stato. Le operazioni di sgombero si sono concluse da poco e non si registrano particolari tensioni tra gli occupanti.