All’alba di oggi la Guardia di Finanza di Roma ha arrestato Shalaby Reda, uomo di nazionalità egiziana, per aver fornito assistenza a persone irregolarmente permanenti sul territorio nazionale, per lo più egiziane come lui.
La cosiddetta operazione “Mele Marce”, nasce però dall’investigazione delegata dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Roma alla Sezione Investigativa Finanziamento al Terrorismo della Polizia Tributaria della Capitale. Sarebbero stati appurati, infatti, anche collegamenti sospetti con l’Egitto.
E’ stato accertato che ad aprile dello scorso hanno Shalaby abbia effettuato in circa 24 ore, un viaggio da Roma a Il Cairo, con rientro a Milano, che sarebbe stato pagato lasciando come recapito un’utenza intestata ad un cittadino pakistano, il cui fratello è attualmente recluso nel nostro paese per associazione con finalità di terrorismo.
Quest’ultimo, denunciò a suo tempo la Procura della Repubblica di Cagliari, raccoglieva fondi per finanziare le attività terroristiche e gestiva, tra l’altro, un’agenzia di viaggi sita a Roma coordinando l’invio di tali “collette”.
Shalaby, intanto, è accusato di aver assicurato supporto logistico ed aiuto a persone, per lo più egiziane ed irregolari, alle quali ha fornito documenti falsi, idonei al rilascio di permessi di soggiorno. Egli, secondo i rilievi dell’indagine, titolare o rappresentante di attività di commercio al dettaglio di frutta e verdura, risultate non operative, assumeva fittiziamente numerosi connazionali, garantendo quanto necessario per l’ottenimento/rinnovo del permesso di soggiorno ed inducendo in errore l’Autorità emittente.
In sede di perquisizione, poi, sono stati trovati fogli con numerosi nomi e relativi conteggi, che testimonierebbero il pagamento di denaro a fronte della falsa documentazione prodotta e finalizzata alla permanenza sul territorio italiano di persone non aventi titolo.
Le attività investigative proseguono per verificare contatti/collegamenti di Shalaby con ulteriori soggetti.