«E’ incredibile! Hanno fatto entrare i cacciatori che li hanno narcotizzati e i veterinari che, con iniezione letale, hanno ucciso la mamma e i cuccioli!». Sono queste le parole cariche di sdegno di Michela Vittoria Brambilla per quanto successo nella tarda serata di ieri in via della Cava Aurelia, a Roma. Nella mattinata di giovedì 15 ottobre una famiglia di 7 cinghiali, composta dalla mamma e dai suoi cuccioli, si era intrufolata nel giardino Mario Moderno attirata dai secchi della spazzatura, carichi di rifiuti. Lo “spuntino” però si è trasformato in una trappola letale. Alla chiusura dei cancelli i cinghiali sono rimasti imprigionati nel giardino fino a quando, ieri sera, sono stati abbattuti.
«E’ stato commesso un omicidio – denunciano Leidaa, Enpa e Animaliberaction – mamma e sei cuccioli di cinghiale sono stati prima narcotizzati e poi uccisi, nonostante ci fossero altre soluzioni». Infatti, come confermato dalla Brambilla, le soluzioni c’erano.
«Avevo detto che avrei preso in carico questi cinghiali, ho mosso la Regione, ho mosso il Comune di Roma, ho chiamato il Presidente Zingaretti. Io avevo dato la mia disponibilità per salvare i cinghiali, invece i 5 Stelle li stanno uccidendo. Sono furente! Adesso vi giuro battaglia legale in tutte le sedi contro questa cosa».
Non solo la Brambilla e le associazioni animaliste, ma anche molti cittadini romani sono basiti e adirati per la scelta del Comune di Roma di abbattere i cinghiali. Centinaia di persone ieri sera sono scese in strada, al freddo e sotto la pioggia, per protestare contro lo sterminio dei sette animali.
Ecco il video con le dichiarazioni di Michela Vittoria Brambilla:
https://www.facebook.com/michelavittoriabrambilla/videos/1011813785957176/?sfnsn=scwspwa
Le dichiarazoni dell’Oipa
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede a Roma Capitale e Regione Lazio perché è stato deciso di uccidere sbrigativamente una mamma cinghiale e i suoi sei cuccioli che avevano trovato riparo in un’area giochi dell’Aurelio, invece di salvare la loro vita date le soluzioni alternative che erano state offerte dalle associazioni.
«Attendiamo una risposta, anzitutto dal presidente della Commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, che ha assistito all’anestesia e all’iniezione letale, al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti». Lo dichiara la delegata dell’Oipa di Roma, Rita Corboli. «Questo scempio è la conseguenza protocollo d’intesa Roma Capitale – Regione Lazio – Città Metropolitana approvato dalla Giunta capitolina il 27 settembre 2019. Questo scempio va contro il sentire della stragrande maggioranza dei cittadini che volevano la famiglia salva in una riserva protetta in cui gli animali avrebbero potuto essere trasferiti una volta anestetizzati. Invece le istituzioni hanno preferito la soluzione più crudele».
L’Oipa invita la cittadinanza a non foraggiare i cinghiali, reato previsto dall’art. 7 della legge statale 221/2015 (punito con l’arresto da due a sei mesi o con un’ammenda alternativa da 516 a 2.065 euro) e, soprattutto, invita le Amministrazioni a risolvere l’annosa emergenza rifiuti: con i cassonetti sempre pieni, i cinghiali si spingono nei centri abitati. Di chi è la colpa, degli animali o delle istituzioni?