La lite per un posto letto è finita a coltellate nel centro di accoglienza di via Casilina. È successo nella tarda serata di mercoledì scorso, 28 giugno. A un nuovo arrivato, un 27enne guineano, era stata assegnata la branda dove dormiva un 22enne di nazionalità turca, e quest’ultimo non era per niente intenzionato a cedere alle nuove disposizioni: voleva dormire dove aveva sempre dormito. Tra i due è nata un’accesa discussione finita con una coltellata del 22enne al 27 che gli ha perforato il polmone.
La Polizia è intervenuta, ha ricostruito l’accaduto e fermato l’aggressore
A seguire si sono vissuti momenti di grande agitazione e tensione nella struttura. Una volta constatato l’accaduto, gli operatori del centro hanno dato l’allarme in Polizia e gli agenti sono accorsi. Il ferito è stato trasportato da un’ambulanza del 118. in codice rosso, al Pronto soccorso dell’ospedale di Tor Vergata, nel quale i medici, dopo averlo sottoposto agli accertamenti e alle cure del caso, si sono pronunciati con una prognosi di trenta giorni, mentre gli investigatori hanno indagato per ricostruire l’accaduto. Un’indagine lampo, che ha presto fatto chiarezza su quanto era avvenuto.
Il fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio
Grazie ai racconti dei testimoni è stato possibile per i poliziotti procedere nei confronti del 22enne. Il ragazzo è stato, infatti, sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio, ma, nonostante le ricerche, gli inquirenti non sono stati in grado di trovare l’arma con la quale aveva sferrato la pugnalata alla vittima dell’aggressione. Ora al pubblico ministero che ha coordinato le indagini, non resta che chiedere la convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari. L’aggressore dovrà, pertanto comparire davanti al magistrato e, in quella sede, sceglierà anche se rispondere alle domande che gli verranno formulate per chiarire la sua posizione rispetto alla vicenda.