Il sottopassaggio della stazione Termini alla stregua di un fiume navigabile. Non è un film di fantascienza ma la triste quanto bagnata realtà. Il passaggio sotterraneo dell’importante scalo ferroviario e metropolitano è completamente allagato. La motivazione? La rottura di una tubatura che lo ha reso un vero e proprio fiume in piena. Oltre all’acqua, si vedono galleggiare dei pezzi di plastica che rendono il quadro ancor più desolante ma non solo. Presente anche una persona, che – come se nella fosse – vi cammina tranquillamente all’interno.
Roma, scoppia una tubatura dell’acqua e si allaga la strada: chiuso un tratto della via Aurelia
Il video del sottopassaggio allagato a Roma Termini
Pensavamo di averle viste tutte invece la Capitale riserva sempre delle sorprese. Uno degli ultimi inconvenienti si è verificato presso il sottopassaggio della Stazione Termini, peraltro uno dei maggiori scali cittadini, completamente allagato a seguito della rottura di una tubazione. Diversi i centimetri di acqua che invadono il sottopassaggio e che, certamente, non favoriscono il transito dei cittadini. Poi, come se ciò non fosse abbastanza, sull’acqua si vede galleggiare anche dell’immondizia, restituendo un quadro della situazione a dir poco precario. Il tutto è stato ripreso attraverso un video poi diventano virale sull’iconica pagina Welcome To Favelas che – spesso e volentieri – documenta i disagi che caratterizzano le città italiane, Roma compresa.
I commenti
Nemmeno a dirlo, il video ha scatenato numerosissimi commenti da parte degli utenti, alcuni dei quali non hanno perso occasione per ironizzare sulla vicenda (amara) della pulizia della città. Diversi i commenti a riguardo ma aventi tutti il medesimo leit motiv: “Almeno è un po’ più pulita”, dichiara uno al quale ne fa seguito un altro: “Almeno si lavano i pavimenti“. L’ironia poi non manca: “Pensavo fosse il famoso acquario che da tempo i romani aspettavano“, “bello il mare”. Ora, se qualcuno la prende con filosofia, qualcun’ altro invece mette l’accento sulla problematicità della questione: “In un modo o nell’altro Roma cade a pezzi”, e le analogie con quanto si verifica in superficie non tardano ad arrivare: “Se gli autobus non prendono fuoco la metro di allaga”. Poi, il riferimento (ironico) all’Expo 2030: “Siamo pronti”. O forse no.